Per essere pagato, un operaio sale di una gru al quartiere San Biagio
Lavorare a Monza può essere facile. Sicuramente più di altri posti in Italia. Ma come da altre parti del Belpaese, farsi pagare può essere difficile. Quasi impossibile. Un autentico Calvario. Ed ecco allora che un “povero Cristo” si vede costretto a salire su di una gru a qualche decina di metri d’altezza. Fare un “casino” che la metà basta e minacciare pure di buttarsi di sotto tra gli sguardi distratti degli astanti. Il tutto per ottenere quello che dovrebbe essere normale avere. Lo stipendio. Anche il “povero Cristo” è un egiziano che lavora.
Lavorare a Monza il fatto
Momenti di panico questa mattina (giovedì 10 gennaio ndr). In mattinata, in via Gerosa a monza, un operaio egiziano 33enne è infatti salito su una gru di un cantiere edile di via Gerosa, nel quartiere Cazzaniga, e ha minacciato il suicidio in quanto, a suo dire, non sarebbe stato pagato per un lavoro svolto. Poche migliaia di euro che all’operaio servono per poter campare.
Lavorare a Monza il salvataggio
Sul posto, attorno alle 10, sono arrivati i carabinieri. Con loro un’ambulanza e a un mezzo dei Vigili del fuoco di Monza. I militari dell’Arma hanno avviato una lunga e paziente trattativa. Sul posto è arrivato anche il titolare della azienda. Parole concitate, finchè l’uomo è sceso dalla gru, illeso. Messo piede a terra l’egiziano è stato denunciato in stato di libertà per procurato allarme.
Marco Pirola