La Mille Miglia a Monza fa rinascere le curve sopraelevate in autodromo. Chiuse dalla fine degli anni Sessanta, più volte dichiarate da abbattere, trasformate in deposito di champagne personale e magazzino, con la tappa di ieri delle Mille Miglia, sono rinate. Le curve sopraelevate dell’autodromo di Monza, bestia nera delle associazioni ambientaliste, rivivono una nuova gioventù proprio alla gara storica.
LA TAPPA A MONZA – La storica gara, prima della sua passerella finale a Brescia, ha tributato omaggio all’ Autodromo nazionale di Monza, uno dei templi della velocità più famosi al mondo riscuotendo un grande successo di pubblico.
LE AUTO IN GARA – Erano 1, 438 le iscritte alla “Freccia Rossa 2015” e le oltre 120 supercar del “Tribute Mille Miglia”. Le vetture si sono sfidate in una prova cronometrata sull’intero tracciato dell’autodromo, compreso l’anello dell’ alta velocità. Monza ha avuto l’onore di stabilire la classifica finale ed i vincitori dell’edizione 2015 della Mille Miglia, competizione che ha visto aggiudicare il premio Alberto Ascari, istituito da Ac Milano in memoria del pilota italiano a 60 anni dalla sua scomparsa, all’equipaggio composto da Ezio Martino Salviato e Maria Caterina Moglia alla guida di una Bugatti T40 del 1928. La premiazione finale, tenutasi all’arrivo di Brescia, ha visto le eredi della famiglia Ascari, Corinna e Veronica, consegnare l’ambito riconoscimento. Per la cronaca la Mille Miglia 2015 è stata vinta dagli argentini Juan Tonconogy e Guillermo Berisso sempre su una Bugatti T40 ma del 1927.
LE INIZIATIVE – Oltre al premio Ascari, la pista di Monza ha visto l’inaugurazione della mostra di auto d’epoca appartenenti alla collezione Lopresto ”Eleganza Dinamica, Talento Italiano”. Mostra che sarà aperta al pubblico sino al 21 giugno nella Sala Regione Lombardia del circuito.