Dopo 19 lunghissimi anni i biancorossi sono di nuovo nella serie cadetta
Il Monza calcio riscrive una pagina della sua storia sportiva. Il Consiglio Federale ha decreto la promozione in Serie B di Monza, Vicenza e Reggina. Le tre squadre al primo posto in classifica nei tre gironi della Serie C. Fine della notizia. Inizio della favola. Non aspettatevi incenso, oro e mirra ai nuovi dirigenti che hanno permesso economicamente l’impresa. Facile con i soldi. Se non siete d’accordo fermatevi qui. Me ne farò una ragione. Queste quattro righe sono tutte (dall’inizio alla fine) per i tifosi.
I ragazzi del Monza calcio
Non quelli della domenica solo in casa. Quando non piove o fa troppo caldo. I colletti bianchi della “festa” in giacca e cravatta che smadonnano in tribuna e sgomitano per farsi vedere. No. È per i tifosi della curva Pieri. Quelli passati attraverso i campi di calcio più scalcagnati d’Italia. Dalla Pergolettese alla Pro Patria. Con fermata d’obbligo in trattoria. Fossero in cinque o 50. Fossero un paio di macchine o il pullman pieno. Quelli che hanno ingoiato il fallimento e si sono presentati regolarmente ai cancelli la domenica. Quelli degli striscioni allo stadio e in città. Loro che durante il corona virus si sono presentati con impressionante regolarità alla porta delle Terapie Intensive di mezza Brianza per consegnare pasti caldi agli infermieri. Ecco. Insomma. Ai cattivi ragazzi di Fausto Marchetti. Il “fascistissimo” che ha Monza nel cuore. Al “ragionier” Davide Cerizza cui dò l’ennesima conferma sulla sue capacità. Lo striscione al San Gerardo è sempre lì. A sfidare la sorte avversa. Prima che sul campo la promozione è avvenuta in curva e nelle strade di una Monza deserta per via del virus. Speriamo che i dirigenti del Monza siano alla loro altezza. Se lo meritano… Vigili Urbani permettendo…
Marco Pirola