Il freddo di Bolzano scalda il Monza

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Arriva la decima vittoria in trasferta e la capolista torna a correre

Il freddo di Bolzano scalda il Monza. Al Druso di Bolzano per i biancorossi risolve Palazzo. Il Monza centra la sua decima vittoria esterna. E lo fa su un campo insidioso. Contro una squadra che per larghi tratti, così come successo all’andata, chiude gli spazi mettendo in difficoltà i ragazzi di mister Zaffaroni.

Il freddo e la partita

Nei primi minuti della partita la Virtus Bolzano dimostra subito di essere un pessimo cliente. La manovra del Monza appare compassata. Il giro palla, colpa del pressing alto avversario, lento e prevedibile. L’unico biancorosso che cerca di dare respiro alla manovra d’attacco è il fantasista D’Errico. Sulla sinistra si rende pericoloso al 7’ e poi al 18’ su palla inattiva. Ma il portiere bolzanino devia di pugno.

Il freddo e Van Gogh

D’Errico da novello Van Gogh pennella e disegna un ottimo calcio. Ma è troppo solo. Al 27’ il folletto biancorosso abbandona il fioretto. Con una staffilata da fuori cerca di sorprendere il portiere avversario. Tenderini para a terra. I biancorossi mantengono la supremazia sul campo. Non riescono a essere pericolosi. Si fanno sentire l’assenza forzata di bomber Ferrario, uomo prezioso, non solo per i gol. Il gioco di sponda degli avversari. La capacità di far alzare la squadra. La vera grande occasione capita sui piedi di Palazzo sul finire del primo tempo. L’attaccante biancorosso si fa ipnotizzare dal bravo Tenderini che riesce a deviare di piede. Finisce il primo tempo a reti bianche. Tutti a bere un tè caldo.

Il freddo e il gol

La seconda frazione di gara. Zaffaroni suona la carica in campo. Gli fa eco sugli spalti il “Guerra”che  serra i ranghi dei 150 supporter biancorossi giunti al Druso. Il settore ospiti biancorosso incita con ancor più forza i ragazzi in campo. Al 15’ della ripresa il Monza sblocca il risultato. Calcio d’angolo del solito D’Errico. La palla viene intercettata da Palazzo che di sinistro colpisce e tira prontamente. Il portiere interviene, ma la palla ha già oltrepassato la linea di porta. Tenderini protesta vivacemente. Il guardalinee e il direttore di gara convalidano la rete. Del resto come diceva un mito del calcio come Vujadin Boskov, “rigore o gol è quando arbitro, fischia”. Così è stato. Palla al centro e Monza in vantaggio. Nel finale di gara il Monza rischia una sola volta. Quando l’attaccante Timpone manca il pareggio sparando alto sopra la traversa da due passi. Ma sfiora a sua volta il raddoppio con Ruffini. In corsa non riesce a deviare in rete un ottimo cross di D’Errico.

Il freddo e i tifosi venuti da Monza

A fine partita gli ultras della Pieri ricevono il meritato abbraccio ideale di tutta la squadra sotto il settore ospiti. E possono finalmente gioire per la decima preziosissima vittoria sulle note dell’italianissimo inno di Mameli, che a Bolzano è di casa. Archiviato il pareggio di Darfo. Tra sette giorni sotto con la Pro Patria, con un solo obiettivo: domare i tigrotti.

Andrea Arbizzoni

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