Guerra in tribunale a Monza

 

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E alla fine Anna non va alla guerra. Tutto secondo copione. Il braccio di ferro tra il magistrato più importante dell’assise monzese e gli avvocati, si arricchisce di un altro capitolo. Più che un altro, un ennesimo capitolo che segue un copione che avevamo anticipato due settimane fa. Venti di guerra tra le due categorie soffiano alti da tempo. La situazione insostenibile delle cancellerie, un malessere diffuso sulla gestione del Tribunale da parte dell’attuale presidente che getta benzina sul fuoco delle polemiche.

Lunedì 25, la resa dei conti tra il presidente del Tribunale Anna Maria Di Oreste e gli avvocati. Il presidente del Tribunale di Monza non parteciperà all’assemblea straordinaria indetta dalle toghe dell’Ordine di Monza e Brianza e aperta a dirigenti della Giustizia monzese e politici brianzoli per discutere della situazione di malfunzionamento degli uffici giudiziari causata dagli effetti della soppressione della sede distaccata di Desio voluta dal Governo per la spending review, con le cancellerie intasate dai fascicoli trasferiti e gli spazi che mancano. I motivi li scrive in una lettera indirizzata ai legali.

LA LETTERA – “Il vostro comunicato esprime un malcontento sulla gestione attuale del Tribunale di Monza che mi è sembrato, oltre che evidentemente pretestuoso, anche ingiustamente denigratorio. Il Tribunale di Monza non soltanto “era” ma è un Ufficio Giudiziario di primissimo ordine e non soltanto per i settori nei quali ha ricevuto riconoscimenti internazionali, ma per l’attenzione e la passione che io, con tutti i giudici ed il personale amministrativo, abbiamo sempre destinato al miglioramento dei servizi. Il carico delle innovazioni continue e l’impoverimento altrettanto continuo delle risorse è stato tale che avrebbe portato una qualsiasi struttura non a dei “disservizi” ma al fallimento totale ed immediato”.

LE CRITICHE – Nella sua lettera agli avvocati Anna Maria Di Oreste non risparmia dure critiche anche verso l’amministrazione comunale di Monza. “Dall’abbandono della struttura di Desio di circa 4500 mq si è passati alla messa a disposizione del Tribunale da parte del Comune di Monza di soltanto 600 mq lordi, locali in precedenza destinati al servizio veterinario dell’Asl, in pessimo stato di manutenzione e al cui approntamento l’Amministrazione comunale si era impegnata per la fine di settembre. Oggi non soltanto non sono ancora pronti, ma è in discussione il livello di coerenza con le esigenze di tutela dei lavoratori, per cui una parte non sarà utilizzabile ed inoltre vi è totale resistenza ad assicurare un minimo di decoro a tali uffici, non essendo la condizione attuale neppure al livello di decenza. Per le necessità logistiche permane la pesante indifferenza dell’Amministrazione comunale, tutta tesa a contestare ogni briciola che viene destinata al Tribunale di Monza, di cui non ritiene debba essere valorizzata nè la funzionalità nè l’immagine”. Al problema degli spazi dove trasferire gli uffici di Desio si aggiunge quello del personale amministrativo con “la perdita di una decina di dipendenti che da Desio hanno chiesto il trasferimento ad altri uffici”. Secondo il presidente del Tribunale di Monza “sono queste precise e ben identificate le ragioni, per altro non sconosciute, che hanno determinato i disagi all’attività giudiziaria, a cui stiamo cercando di sopperire con miglioramenti organizzativi continui e che mi addolorano non soltanto per il rispetto profondo per la classe forense, ma per l’impressione negativa che ne riceve tutta l’utenza” e si dice “sorpresa e rammaricata” di vedersi “accomunata, quale corresponsabile, a certe Autorità alle quali invece va imputata in via esclusiva la grave, perchè permanente, indifferenza al Tribunale di Monza, che rappresenta invece una delle più significative eccellenze del territorio”. Ma Anna Maria Di Oreste continua la sua battaglia. “La Commissione Ministeriale da cui sono stata ascoltata ritiene che quanto sta avvenendo a Monza sia un percorso addirittura eccezionale considerata la dimensione della sede distaccata soppressa e mi ha assicurato che presto aumenterà l’organico dei dipendenti amministrativi da 110 a 140 come finora ha fatto soltanto sulla carta”.

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