Monza, autodromo parte seconda. La gara è solo agli inizi, ma già la Brianza rischia di fermarsi ai box. Le mani di Milano sul circuito brianzolo.
I CANDIDATI – Attenti a quei quattro. Michele Nappi, Bruno Longoni, Simonpaolo Buongiardino, Luca Ronzoni. La lista capitanata dal “monzese” di Nola, Michele Nappi, è caccia di tessere Aci Milano che danno il controllo di Sias, la società che ha in gestione la pista di Formula Uno più famosa al mondo.
CHI SONO – Sono vecchie conoscenze dell’autodromo e del territorio monzese. Soprattutto Nappi, 82 anni, grande amico del “gatto e la volpe”. Enrico Ferrari e Giorgio Beghella Bartoli recentemente liquidati con una valanga di soldi (circa 250mila euro il solo Beghella) per chiudere senza traumi la loro esperienza monzese dopo gli scandali che hanno messo in discussione la permanenza a Monza della gara di Formula Uno.
LA CORSA – L’operazione “ritorno” è partita da tempo. Venerdì nell’assemblea Aci Milano di corso Venezia si discuterà proprio del regolamento per le votazioni che si terranno tra giugno e luglio di quest’anno. Nappi è scatenato. È la sua ultima occasione per rientrare al comando della Sias dopo essere stato battuto nelle ultime votazioni. E’ deciso a mettere paletti contro tutti quelli che lo possono ostacolare. Propone clausole su clausole per quanto riguarda la candidature proprio per stoppare gli avversari, soprattutto del territorio della Brianza. Quest’ultima per ora sta a guardare il tentativo di scippo da parte di Milano. La regione Lombardia si dice interessata ad entrare in società con Aci per la pista, ma per ora è fuori gioco. La conta si farà sulle tessere.
LA BRIANZA – La Brianza sta cercando alleati. Geronimo La Russa, figlio di Ignazio, è visto da molti brianzoli come l’unico possibile interlocutore in grado di tenere testa a Nappi. Giovane, avvocato, appassionato vero del mondo dei motori, La Russa per ora si sfila e non vuole partecipare alla gara delle tessere. Attestati di stima dalla Brianza e inviti a prendere in considerazione una sua partecipazione però si fanno sempre sempre più pressanti.