Gran Premio Mediterraneo: Bari vuole la Formula 1

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Montecalvo, imprenditore barese rilancia la  proposta per una gara non alternativa a Monza

Gran premio Mediterraneo, la Formula 1 in Italia non lascia, ma raddoppia. Vuole raddoppiare in termini di gare ed investimenti. Mentre Monza è alle prese con il rinnovo del contratto tra la Sias, la società che ha in gestione la pista di Monza (una della più conosciute al mondo) e Bernie Ecclestone (patron della Formula 1), altre realtà in Italia si muovono. Imola e Bari in pole position.

Gran premio Mediterraneo: la Formula 1

Ferrari, Mercedes, McLaren, Red Bull, hanno ancora il loro fascino tra le migliaia di tifosi in tutto il mondo. E l’Italia non fa eccezione. Imola scalpita decisa a soffiare a Monza il primato della tradizione e della storia insistendo per ottenere l’organizzazione del Gran premio d’Italia. Una cordata di imprenditori locali si è detta disponibile a tirare fuori una decina di milioni di euro per coprire le spese dei 25 milioni di dollari che vuole Ecclestone facendoli risparmiare ad Aci Italia. Ma è da Bari e da Parigi che arrivano le notizie ed indiscrezioni più interessanti. un Gran premio del Mediterraneo.

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Gran premio Mediterraneo: la proposta di Montecalvo

Martedì 14 giugno, nella sede FIA di Parigi a Place de la Concorde, le indiscrezioni volano alte. voci ben informate sostengono che si sarebbe svolta una riunione con all’ordine del giorno una proposta. Investimenti per 200 milioni di euro in un fondo “private label” facente capo ad Amhed Al Alaija per la realizzazione del Gran Premio del Mediterraneo, a Bari, nel 2020. Nell’azionariato ci sarebbero anche il Presidente di FM COMMUNICATION, Fabio Montecalvo e Naijd Al Kahlifa, il cui cognome riporta al patron del Psg. Prende corpo quindi quella che sino a qualche mese fa era solamente un’ipotesi.

Marco Pirola

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