Dopo la sconfitta “amara.nto” per i biancorossi c’è la capolista Siena
Gli ultras del Monza alla chiamata delle armi. Tutti con la squadra. Gente “strana” quelli del Sab. Non mancano un appuntamento. Vanno allo stadio sempre e comunque. Urlano come ossessi anche nei momenti peggiori incitando i giocatori. Ci sono. Loro. Domenica l’Arezzo vince 3 a 0 ed espugna il Brianteo. Fa niente. Serve da lezione. La curva dei tifosi, quelli veri e non di quelli che lo stadio lo vedono solo quando la squadra vince, archivia la sconfitta come incidente di percorso. Guarda oltre. Al Siena capolista. Loro ci saranno con le loro bandiere, gli striscioni le urla. Con il cuore.
Gli ultras del Monza: Arezzo parte prima
Il Monza non riesce nell’impresa di vincere la terza partita di fila dopo le due vittoriose trasferte. Si ferma in casa, contro l’Arezzo, che fino a questo momento non aveva certamente brillato in campionato. Una partita strana. Soprattutto per come si è sviluppata nei 90 minuti. Dopo un buonissimo primo tempo, di marca biancorossa, gli episodi decisivi accadono nella seconda frazione di gara. Pronti via e il Monza si rende subito pericolosissimo. D’Errico, come il miglior Nedved di una volta, parte da sinistra ubriacando mezza squadra avversaria per poi tagliare nel mezzo, facendo partire un missile terra-aria di rara potenza e precisione. Il tiro a botta sicura s’infrange prima sul palo alla sinistra del portiere, per poi colpire l’altro alla sua destra e finire la sua corsa tra le braccia del portiere. Un segnale inequivocabile di una giornata, per il popolo biancorosso, nata male e finita peggio.
Gli ultras del Monza: l’ospite d’eccezione
Neppure la presenza in curva Pieri, di Alessio Martino, medaglia di bronzo agli ultimi campionati di Muay thai, ha potuto far girare la ruota della fortuna in favore dei ragazzi di Zaffaroni, sostenuti (ci piace sottolinearlo) dall’inizio alla fine dal SAB, capitanato dall’inossidabile Fausto Marchetti. Il primo tempo si chiude a reti inviolate, con il Monza padrone del campo ma sfortunato in zona gol.
Gli ultras del Monza: i ragazzi di Arcobaleno Down
Nell’attesa del secondo tempo, sono i ragazzi della società sportiva Arcobaleno Down a diventare i veri protagonisti sul rettangolo verde. I ragazzi speciali di Elena Altobrando dopo l’ingresso in campo corrono sotto la Pieri a ricevere il saluto e i cori dei super tifosi, come delle vere star del pallone. La festa però finisce lì. La seconda frazione di gara si apre subito con due brividi per i biancorossi. Al 70’ l’Arezzo passa in vantaggio con Luciani che nell’area piccola trafigge Liverani, gelando il Brianteo. Zaffaroni mischia le carte e sostituisce i due esterni D’Errico e Giudici per inserire Palesi e Cogliati. Quest’ultimo, appena entrato viene atterrato in area. Per l’arbitro è rigore. Sul dischetto si dirige Palazzo che viene ipnotizzato dall’ottimo Borra che respinge. Sulla respinta si avventa Palesi che in maniera incredibile spedisce la palla fuori. Dopo l’errore dagli undici metri, i ragazzi di Zaffaroni subiscono il classico effetto da “sliding doors”. La partita cambia definitivamente. dal possibile pareggio (ampiamente meritato) alla sconfitta con tre gol sul groppone.
Gli ultras del Monza: l’arrivederci a Siena
I biancorossi escono sconfitti, ma sotto gli applausi della curva, dopo una partita sfortunata ma ben giocata per ottanta minuti. Una sconfitta che può far crescere, una lezione che deve servire a far maturare ulteriormente un gruppo che sta lavorando bene. Una lezione che però deve essere imparata in fretta: prossima tappa in casa della capolista Siena e nella città del Palio non saranno più ammessi cali di concentrazione.
A.A.S.