Ha un malore in auto, si dirige verso il pronto soccorso di Giussano, ma è chiuso. I medici, lo trovano accasciato su una barella davanti agli ascensori. Dopo oltre un’ora, Luigi Radaelli, 63 anni impresario edile residente a Giussano è morto per arresto cardiaco.
L’uomo è stato colpito da malore Il malore un’ora prima, verso le 7, mentre si recava al lavoro in auto. L’imprenditore era in cura presso il reparto di cardiologia dell’ospedale locale, quando ha capito di avere un infarto in corso ha cercato di raggiungere l’ospedale Borella di Giussano. Una volta arrivato al cancello ha poi raggiunto il pronto soccorso che a quell’ora era chiuso, come da diversi mesi a questa parte capita durante le ore notturne. Il nosocomio di Giussano ormai ha un orario solo diurno: è aperto cioè solo dalle 8 del mattino fino alle 20 di sera.
Non trovando nessuno che lo potesse assistere si è diretto verso il reparto di Cardiologia al quarto piano. Chiamato l’ascensore per raggiungere il reparto il 63enne giussanese ha perso i sensi, arrivata un infermiera sul posto ha dato subito l’allarme e ha iniziato il massaggio cardiaco. Subito dopo è arrivato un medico con il defibrillatore, ma l’assenza dell’ anestetista o uno specialista della rianimazione ha reso vano il loro intervento e un’ora dopo è stato dichiarato il decesso.
Corrado Baglieri