Oltre un centinaio di persone, oltre ai sindaci di Giussano, Carate, Lentate e Meda, il direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Vimercate e il commissario straordinario dell’Asl di Monza e Brianza, erano presenti, oggi, all’iniziativa promossa da Cgil per discutere del futuro dell’ospedale Borella.
La questione è importante, considerato che da tempo si temono di fatto gli smantellamenti degli ospedali locali a favore delle grandi realtà specializzate. Al momento l’unica proposta presentata in Regione Lombardia risulta essere quella della direzione ospedaliera che prevedrebbe il trasferimento del settore materno infantile dell’ospedale di Carate a quello di Giussano, come condizione per ampliare il polo caratese.
“La questione al centro della nostra iniziativa – ha spiegato Walter Palvarini, segretario generale della Fp Cgil di Monza e Brianza – è che in in questi mesi di dibattito e nonostante le forti polemiche sui giornali, è mancato un luogo certo, riconoscibile e trasparente dove discutere del progetto della direzione e dove condividere le esigenze di sanità del territorio”.
Il timore, quello vero, è che dietro l’angolo vi possa essere la chiusura vera e propria: “Il contesto regionale non è dei più favorevoli – proseguono i sindacati – con il più grande polo di Carate a 5 chilometri, Giussano rischia di chiudere se non si interviene con una riorganizzazione struttura”.
