Monza e Brianza, la corsa alla segreteria provinciale della Lega
Giovani Padani Monza e Brianza contro Andrea Monti. Il figlio dell’indimenticato Cesarino non va bene a fare il segretario provinciale. Proprio perché figlio di Cesarino. Come se fosse una colpa. Sul prossimo congresso aleggia ancora lo spettro delle urla.”devi morire” lanciate dai giovani padani al congresso della Lega contro Cesarino Monti già malato e indebolito nel fisico. La corsa alla segreteria provinciale della Lega Nord in programma a fine mese diventa incandescente. Una presa di posizione contraria motivata solo ed esclusivamente dal fatto che uno dei candidati (Andrea Monti) porta un nome “nobile” sulle spalle. Nome che dovrebbe essere motivo d’orgoglio. E lo è non solo per la comunità padana che deve tanto all’ex senatore di Lazzate. Invece no. I giovani padani che fanno capo all’onorevole Paolo Grimoldi, ras nostrano delle giovani camicie verdi, dimostrano in queste prime fasi dello scontro poco rispetto per la tradizione.
Giovani padani Monza e Brianza: il candidato giovane
Emanuele Pellegrini, avvocato, segretario della circoscrizione Molgora di cui fa parte Vimercate. E’ lui il candidato ufficiale della corrente che fa capo a Grimoldi nella corsa alle tessere e allo scettro finale. Giochi di potere all’interno della Lega brianzola sempre più divisa tra fazioni e “potentati”. Quella di segretario provinciale non è una poltrona qualunque. Il prossimo anno ci sono scadenze elettorali importanti a Monza, Lissone, Cesano Maderno, Meda. E il segretario gioca un ruolo fondamentale nella scelta delle candidature e nelle trattative politiche con gli avversari.
Giovani padani Monza e Brianza: la ruggine
Vecchia ruggine quella dei giovani padani contro Cesarino Monti. All’ottavo congresso della Lega al Palacreberg di Bergamo nel 2012 volarono pure le botte tra i sostenitori dell’uno e degli altri. Cesarino, già con i segni della malattia addosso, solo contro tutti. Lui bossiano di ferro perse la sfida contro Salvini allora rampante ed eretico carrierista all’interno della Lega. Alla fine Salvini prende 403 voti contro i 128 di Cesarino Monti su un totale di 544: 80 a 20. Nove le schede nulle.
Giovani padani e il grido “devi morire”
E pensare che proprio la candidatura di Andrea Monti sarebbe stata l’occasione per mettere fine alle polemiche nate al congresso del 2012 tra il leone di Lazzate che ha rappresentato sino alla sua morte un pezzo di storia della Lega e i giovani rampanti padani. Un ‘occasione per cancellare gli insulti che volarono al congresso quando i gruppetto di giovani padani urlo più volte al vecchio senatore malato:”devi morire”. Cori da stadio contro Cesarino che altro non aveva fatto se fare quello che ha sempre fatto in vita: se stesso. Ribelle, onesto ancora prima dei barbari sognanti. Le stesse colpe che i giovani padani, i padroni delle tessere in Brianza, imputano ad Andrea. Andrea scenderà in battaglia. Anche perché diventa difficile riesca a “correggere” la colpa anagrafica imputata. Se dovrà perdere, lo farà sul campo non tanto per una poltrona in più o in meno, ma per rispetto di Cesarino contro quelle urla infami lanciate a suo padre al congresso.
Marco Pirola