Grandi manovre a Desio nel centrodestra per vincere il ballottaggio
Generale carabinieri in pensione come assessore alla Legalità per cercare di vincere le elezioni al secondo turno domenica 19 giugno. Un’ultima ora in una giornata di riunioni frenetiche, un asso da calare sul tavolo della politica di Desio per ribaltare l’esito del primo turno. Non è l’unica mossa di Massimo Zanello (35,17% – La Nostra Desio 2,49%, Desio al Centro 1,55%, Fratelli d’Italia 2,46%, Forza Italia 11,74%, Lega Nord 16,93%) nella città che fu di Pio Xi e che ora la Lega pensa di strappare alla sinistra grazie proprio ad un non desiano.
Generale carabinieri: la manovra del candidato sindaco
Zanello gioca d’attacco per recuperare l’handicap (attorno al 2%) che separa lui dalla vittoria sul sindaco uscente Roberto Corti 37,23% (Sinistra per Desio 3,4%, Desio Viva 5,52%, PD 28,31%). Il generale dei carabinieri di origii pugliesi conosce bene il territorio di Desio essendo stato comandante della compagnia dei carabinieri di Desio una ventina di anni fa. Poi era andato a Milano a dirigere il Nucleo Radio Mobile. Farà l’assessore alla Legalità nella futura ed eventuale giunta. Una mossa per mettere a tacere più che le critiche mosse le ombre della precedente gestione amministrativa del centrodestra. Il generale, attualmente in pensione, si è riservato qualche ora per decidere.
Generale carabinieri: gli assessori esterni annunciati dal candidato
Oltre al generale dei carabinieri, Zanello ha in mente di affidare due assessorati ad altrettanti rappresentanti rappresentanti delle due Liste Civiche che hanno totalizzato domenica scorsa un discreto risultato. Per vincere a Zanello servono i 1.170 voti di Simone Gargiulo (6,26%) e quelli di Uniti per Desio Smorta Sindaco 5,8%. Altra mossa che provoca però una crisi tra gli alleati è quella di voler dare un’assessorato esterno a Paola Bencini di Fratelli d’Italia, ma ultimamente molto vicina alla Lega di Andrea Monti. La responsabile provinciale di Fdi si è classificata terza nelle preferenze (42) e rimarrebbe esclusa dal consiglio comunale senza il “ripescaggio” di Zanello. Fratelli d’Italia otterrebbe il seggio solo in caso di vittoria e senza apparentamenti. Il posto andrebbe a Giovanni Camarda (75 preferenze) molto vicino a Piero Di Salvo di Lissone.
Generale carabinieri: problema Vitale
Tra Massimo Zanello e Michele Vitale non corre buon sangue. Ma il candidato legista deve fare buon viso a cattivo gioco davanti alle 485 preferenze che Vitale ha acchiappato domenica scorsa. Sul suo conto vanno aggiunte le 435 di Giorgia Maria Costanza che “viaggiava” in coppia con lui. Mal di pancia, bocconi amari da ingoiare. Il compromesso è che Zanello non farà altri nomi di assessori se non quello del generale e si limiterà all’annuncio dei tre esterni. In caso contrari i supporter di Vitale sono pronti a fare manifesti contro di lui. Una leggenda metropolitana messa in giro ad arte questa mattina in città che non si discosta dalla realtà neanche tanto virtuale. Il cardinale nero, al secolo Rosario Perri, come suo costume tace ed osserva. “Sono ragazzi, lasciamoli giocare”. la sua frase abituale dei tempi d’oro è quanto mai attuale.
Marco Pirola