Furbetti del sacchettino smascherati a Mezzago

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Mezzago, provvedimento contro i detrattori dell’ecuosacco

Furbetti del sacchettino. Sulla raccolta differenziata controffensiva sui rifiuti. Mezzago rifiuti. Ora basta. Per il sindaco del Comune brianzolo, Giorgio Monti, la “solfa” deve finire qui. Per farlo capire alle due vie del paese che snobbano la differenziata, il primo cittadino di Mezzago ha indetto lo sciopero dei rifiuti. Dopo inutili richiami e multe, è arrivato il momento di cambiare tattica. Da settimana scorsa, stop alla raccolta da parte degli addetti. Solo per le famiglie in questione.

Smascherati i furbetti del sacchettino

Già, perchè adesso si può risalire anche ai responsabili delle inadempienze della raccolta. Dal 2016. Cioè dall’introduzione dell’ecuosacco, il famoso “sacco rosso“. Tanto polemizzato dai residenti di alcuni paesi afferenti a ‘Cem ambiente’, che l’hanno adottato. Su iniziativa, tra l’altro, del Comune di Mezzago, che per questo suo “brevetto ecologico” ha riscosso fama in tutto il mondo. Le delegazioni provenienti dal Nord America non sono fantasia. Bene, l’ecuosacco è dotato di codice identificativo. Quindi, anche per i furbi, non c’è scampo.

Mezzago rifiuti: la speranza

Non resta che attendere e vedere se il provvedimento preso sortirà l’effetto sperato. Certo è che la delibera fosse inevitabile per le due vie del caso. Segnatamente via Matteotti e via Indipendenza. Come evidenziato dal sindaco, la loro condotta grava su tutti. Per smaltire una tonnellata di rifiuti non smistati il Comune spende quattro volte la cifra per smaltirli già differenziati. E questo si riversa sull’entità della Tari. Per quattro gatti, non è il caso di perdere una fama tanto sudata.

Matteo Lucchini

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