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Sul circuito di Monza l’addio al pilota di Biassono
Funerali Pirovano, in Autodromo per l’ultimo saluto su due ruote. Se come dicono il funerale è il riassunto di una vita, quella di Fabrizio Pirovano, per i tanti amici solo “Piro“, deve essere stata una bella vita. Migliaia di motociclisti e leggende dello Sport come Giacomo Agostini, venuti a Monza per onorare la memoria del campione di Biassono. Piro ha fatto un ultimo giro di pista scortato dalla sua gente. Dai quei tifosi che hanno voluto tributargli l’ultimo saluto fosse anche in sella ad uno sgangherato scooter. Erano in migliaia. Tre, quattro mila. Un oceano d’affetto che non ha sorpreso. Perché Pirovano voleva bene a tutti dal basso della sua statura, ma dall’alto di un cuore grande così. E’ stato stroncato da un male incurabile a soli 56 anni,
Funerali Pirovano: la camera ardente nel box 10
Non poteva che essere lì. Tra la folla in lacrime e le migliaia di motociclisti venuti per un saluto. La salma del campione brianzolo è stata portata nel box 10 dell’Autodromo di Monza. Già dalla mattina alle 11 aperto al pubblico. Tante persone comuni sono venute solo per rendere omaggio al piccolo grande uomo di Biassono. Erano talmente in tanti che i fogli del registro dove apporre la firma, tributo di ogni funerale, non sono bastati e gli ultimi hanno siglato su semplici fogli di carta.
Funerali Pirovano: La gente
Anziani, bambini, semplici appassionati. Al funerale di Fabrizio Pirovano hanno voluto esserci tutti. Dal box 10 al circuito per l’ultimo giro di pista. La bara del Piro ha percorso tutta la lunghezza dell’Autodromo di Monza a bordo di un sidecar. Gli “inseguitori”, per una volta, non sono stati gli avversari di gara, ma i motociclisti amici che lo avevano visto nelle gare di Superbike.
Funerali Pirovano: l’anedotto
Il “vecchio” commissario di pista venuto apposta da Mantova, ha le lacrime agli occhi. La mente va indietro nel tempo a Castiglione delle Stiviere 42 anni anni fa, una gara di motocross. Un ragazzino si presenta sulla linea di partenza con la sua moto. Gracilino, minuto, timido dimostra molto meno dei 14 anni dichiarati sul verbale. Il commissario guarda il giovane concorrente e quest’ultimo lui. “Ma quanti anni hai? Per me non ne hai 14, ma molti meno. Vai a prendere la carta di identità altrimenti non ti faccio partire”. Piro ne aveva effettivamente 14 e da quel momento i due non solo diventano grandi amici, ma si ritrovano per 40 anni sui circuiti di tutta Italia e ogni volta ritirano fuori la gag della carta d’identità con Piro che scherza sulla sua altezza menando gran pacche sulle spalle. Fabrizio era così capace di ridere di sé stesso sino alla fine.
Funerali Pirovano: l’ultima staccata
Brividi autentici. Sentire migliaia di moto di ogni tipo avvicinarsi alla pista per un saluto, è un’emozione che lascia il segno per chi c’era. Dopo un saluto alla salma, tutti in pista per onorare la memoria del Piro. Il rombo a tutto gas delle sue due moto, una Yamaha e una Suzuki, ha dato inizio alla cerimonia laica. Il segnale tanto atteso per i bikers assiepati da ore nel parcheggio dei box. Attraverso il cancello all’inizio dei box, le due ruote si sono riversate nel circuito a migliaia ed hanno seguito il sidecar con a bordo la bara. Curve, rettilinei e staccate. Nessun sorpasso e il gas al minimo fino alla fine. Prima della linea del traguardo, il rientro ai box degli amanti dei motori. Invece, la salma è passata sulla linea del traguardo, l’ultimo di Fabrizio Pirovano.
L’addio dei Campioni del motorsport ai funerali Pirovano
Tra le tante persone presenti, i campioni della moto non si riuscivano a contare. Da Max Biaggi a Troy Bayliss, arrivando fino giù o su a seconda se si contano gli anni all’eterno Giacomo Agostini. Un saluto al Piro era dovuto. Per una volta, tutti sul podio per rendere omaggio al campione brianzolo. I ricordi e gli aneddoti hanno intrattenuto i presenti e hanno raccontato i particolari di un uomo che, prima di essere un campione delle due ruote, è stato un amico per molti. A chiudere il tutto, la benedizione di un frate alla bara. Dalla corsia dei box, fino al podio. Fabrizio aveva scelto di farsi cremare.
Alessandro Galli
marco pirola