Forza Italia Monza e Brianza, la cena da Silvio (Berlusconi) e il ritorno del geometra

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Forza Italia Monza e Brianza, la cena da Silvio e il ritorno del geometra. Meno male che Silvio c’è. La politica di Forza Italia a Monza e Brianza passa ancora una volta dalle “cene eleganti“, questa volta senza il senso malizioso del termine dato in passato. Tornano i lunedì da Silvio che fa tutto lui. Istrione come ai tempi d’oro e politico di razza. Dallo chansonnier per intrattenere gli ospiti all’uomo di partito che con una battuta cancella un’ombra, arrivando a scusarsi con gli ospiti (paganti) di Seregno per il “bidone” dato durante la recente campagna elettorale quando aveva mancato ad un appuntamento.

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Metti: una sera a cena con Silvio Berlusconi il giorno prima del suo compleanno. Tieni presente: che le casse di Forza Italia regionale piangono e che in Brianza ci sono da pagare i fornitori della campagna elettorale vittoriosa a Seregno. Anche se Berlusconi ha più volte specificato che il ricavato della serata sarebbe andato al regionale. Caccia: 200 euro come quota di partecipazione alla cena con Silvio. Fai: i conti di 20 tavoli divisi per dieci invitati a tavolata e la curiosità venale è soddisfatta.

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LA CENA – Vuoi mettere. Villa Gernetto ha il suo fascino da quando, anche grazie ai buoni uffici di Francesco Magnano di Macherio, per chi fa politica solo ed esclusivamente “il geometra”. Del resto quando Putin, lo zar di Russia, era arrivato a Milano, aveva fatto di Villa Gernetto la sua base operativa (con tanto di valigette nucleari a portata di mano e custodite su di un blindato russo sempre acceso…). Ed ecco che riempire un paio di tavoli per la Brianza è un gioco da ragazzi. E di giovani ce ne erano anche parecchi. Chi si vuol perdere un simile spettacolo, tanto più che a pagare 200 euro erano i baroni delle tessere azzurre? Nessuno. O meglio, qualcuno “il geometra” deve avere dimenticato se gli assenti pare abbiano rosicato non poco. Più che le presenze scontate, visto il padrone di casa, hanno contato gli assenti.

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I PRESENTI E GLI ASSENTI – Monza era rappresentata dal senatore Andrea Mandelli che a Villa Gernetto è di casa. Ma soprattutto ha un ottimo rapporto con il geometra di Macherio. C’era pure Marco Meloro, il commercialista di Monza ex assessore ed ex An vicino a Dario Allevi che, invece, è rimasto a casa. Non c’era l’onorevole Elena Centemero, probabilmente presa in qualche impegno di partito (quale non si sa visto che da queste parti la si vede ben poco). Il sindaco di Seregno, Edoardo Mazza, non ha mai nascosto le sue simpatie per Silvio ed era a capotavola (si fa per dire visto che i tavoli erano rotondi). Con lui il “tesoriere” della campagna elettorale di Seregno, Valerio Ciafrone. E ci mancherebbe. Ha fatto capolino pure un “vecchio trombone” della politica socialista prima e di Forza Italia poi come Carlo Lio che si aggirava tra i tavoli a salutare i correligionari – come Franco Giordano – per dire a tutti che è vivo è lotta assieme a loro. E appunto Franco Giordano, l’ex letturista dell’Enel e pizzaiolo a tempo perso per arrotondare lo stipendio prima di incontrare la politica e gli incarichi che ne sono arrivati. Lui ora sta a Gelsia con il “compare” socialista Gabriele Volpe. È stato buono buono per un po’, ma da qualche tempo è diventato un presenzialista di tutte le manifestazioni seregnesi. Per chi non lo sapesse Seregno è azionista di maggioranza di Gelsia. Da buon socialista sente odor di rinnovo ed allora bisogna farsi vedere e fare da sponsor alla tavolata, visto che i giovani i 200 euro richiesti non sempre possono permetterseli. Soldi a parte, i tavoli bisogna riempirli quando il geometra e Silvio chiamano. Gianni Faletra da Lissone, pure lui se non erro geometra, c’era. Quel che conta è che è amico da sempre di Volpe, Giordano e Natalino Erba (in questo caso più di amico). Lui di solito è quello che fai conti senza mai sbagliarne uno. Insomma, il sodalizio dei Lissonesi (anche se faccio fatica a considerarne qualcuno tale) che hanno il controllo delle tessere di Forza Italia in Brianza e che guardano a Paolo Romani come faro (anche se per ragioni di convenienza ora stanno con Fabrizio Sala). Naturalmente non potevano mancare all’appuntamento l’assessore regionale Sala da Expo, Eleonora Frigerio dal Parco della Valle del Lambro, Cristiano Puglisi da Besana Brianza, Adriano Corigliano da Giussano e Max Cazzaniga dalla Asl. E, sorpresa sorpresa, pure un esponente dell’estrema destra di Monza (quella più dura…), forse lìunica vera novità della cena. Assente giustificato Rosario Adamo, il ferroviere d’assalto che prima che alla politica pensa ala lavoro e non c’è Silvio che tenga. Poi, il “solito” spettacolare Silvio che gira per i tavoli modello matrimonio, intrattenendo gli ospiti cantando in francese e raccontando barzellette. Lui sì che alla soglia degli ottanta è come nuovo. Per il resto le solite facce….i soliti accordi.

Marco Pirola

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