Ultima fermata Montecitorio: Franco Giordano vuole guidare l’autobus che porta a Roma
Forza Italia elezioni, ton, chi si rivede dalle parti della politica attiva: Franco Giordano. Veramente non se ne era mai andato. Lo avevamo lasciato ai vertici della più importante municipalizzata della Brianza, Gelsia di Seregno. Un incarico ben remunerato avuto grazie alla politica. Avevamo sottovaluto due cose. La prima che la poltrona è in scadenza e la seconda che lui non sta mai fermo nello stesso posto. Soprattutto se questo “scotta” come il suo a Seregno. Ed infatti con l’avvicinarsi delle elezioni regionali e politiche la sua presenza sulla scena si è fatta sentire. Ci sono posti di responsabilità da ricoprire. Poltrone, nel linguaggio a lui più congeniale. O per lo meno cercare di farlo visti i chiari di luna e con tali tempi da lupi favorevoli al centrodestra.
Forza Italia elezioni: le grandi manovre per la Regione
La sua aspirazione, legittima per carità, è sempre stata quella di conservare le prebende conquistate a fatica e se possibile di avanzare di posizione. Sin dai tempi in cui era fedelissimo capo segreteria tuttofare di Massimo Ponzoni. Talmente attaccato al suo posto pagato dai contribuenti, da finire quasi in depressione una volta che “il bugiardissimo” Ponzoni aveva avuto dubbi sulla sua fedeltà alla causa. Ma Giordano è un po’ come quei battelli dei transatlantici che cadono sempre per il verso giusto qualunque modo lo getti in mare. Qualche mese fa “trafficava” al telefono con l’ex sindaco di Seregno Edoardo Mazza prima che la bufera giudiziaria spazzasse via quest’ultimo. Grandi manovre perché si era messo in testa di candidarsi al Pirellone. Strada per altro già tentata senza successo. Poi la sorte (più il magistrato però) ha deciso diversamente. Per arrivare in Regione c’era da scavalcare il vicepresidente Fabrizio Sala. Cosa non proprio facilissima. Poco importa se di preferenze ne ha pochino come a Muggiò dove non gli è riuscita l’impresa di far eleggere il figlio. L’importante è farlo credere di essere un grande elettore. Ed ecco allora la trovata.
Forza Italia elezioni: le grandi manovre per Roma
Roma. L’ex socialista nonché ex pizzaiolo ed già letturista dell’Enel, rivolge le sue attenzioni a Montecitorio. i collegi, secondo i sondaggi, sono quasi sicuri per il centrodestra. Vuoi che non ci sia una poltroncina per lui. La Lega, una volta Nord, ora semplicemente Lega, candiderà nel collegio di Seregno, Lissone, Giussano, Carate, Andrea Crippa (segretario tuttofare di Matteo Salvini a Strasburgo). Forza Italia Francesco Ferri (si proprio lui, quello riciclato dall’autodromo dove non era andata benissimo per lui…) a Monza, Massimiliano Romeo leghista al Senato rimane a disposizione un posto per Palazzo Madama nella parte alta della Brianza. Ma soprattutto i posti sicuri nel listino proporzionale dove ogni partito corre con i propri candidati. Pensierino, “pensierone”.
Forza Italia elezioni: la carica del garofano
Da qui le cene e le riunioni con i vecchi amici socialisti di sempre Loris Zaffra e Nino Caianiello (tutti e due hanno avuto qualche problemuccio con la giustizia ndr) per farsi sponsorizzare. Zaffra, vecchia volpe della politica ed anche malato, si defila quasi subito. Caianiello è più possibilista. Giordano non demorde e cerca appoggi per la sua candidatura. Si rivolge a tutto il suo giro. Antonio Radaelli di Forza Italia e grande amico di Piersilvio Belusconi. Le sue consultazioni non sono solo brianzole. E’ su milano che si gioca la carta della candidatura ed è lì che in queste ore l’ex letturista dell’Enel sta sparando le sue cartucce tutte interne al centrodestra. Ne ha fatta e ne vuole fare di strada l’ex candidato contro Forza Italia a Lissone in una lista di sinistra. Era il lontano 1994 e due anni dopo aveva già capito tutto salendo sul pullman cittadino di Forza Italia. Quello da cui non vuole scendere…
Marco Pirola