
Il Celeste Formigoni e quel soprannome nato in Brianza. Roberto Formigoni, per tutti (anche per i comici come Maurizio Crozza, è il Celeste. Per l’ex governatore Roberto Formigoni sarà difficile riuscire a togliersi questa etichetta per il futuro. Pochi, quasi nessuno, sanno che il soprannome è nato proprio in Brianza. O meglio per iniziativa di un brianzolo. Undici anni fa erano in pochi a osare a chiamarlo così vista la potenza di “fuoco” sventagliata a quattro mani. Eppure dalle stanze più inaccessibili del Pirellone il soprannome “Celeste” a poco a poco è sceso dal 30° piano comparendo in Tv. Non prima di essere passato a dal ristorante “Da Berti” sede privilegiata, sino a qualche pugno di anni fa, di politici soprattutto di centrodestra. L’inventore è un brianzolo (se non proprio “geneticamente” politicamente di certo lo è dal punto di vista politico). Domenico Pisani per gli amici semplicemente Mimmo. Il profeta di Triuggio devo dire che quella volta l’aveva azzeccata. Ex assessore regionale allo Sport, sino al 2005 nella giunta capitanata proprio da Roberto Formigoni, ha iniziato a chiamarlo così con un gruppo di amici fidati del calibro “fisico” di Franco Nicoli Cristiani (Nicolone) e Massimo Corsaro. Ma perché proprio Celeste. Per due motivi. Il primo che gli azzurri di provata fede berlusconiana, i primi “Sansepolcristi” del cavaliere sin dal 1994, volevano differenziare il loro colore, azzurro appunto, con quello di Formigoni che era entrato dopo in Forza Italia passando per la camera di decantazione del Cdu ora scomparso. Se il colore dei primi aderenti a forza Italia era azzurro, lui che era arrivato dopo, doveva era il celeste (azzurro stinto). La maiuscola al soprannome arriva dopo. Per via di quell’atteggiamento etereo che Formigoni ha sempre tenuto prima, durante e dopo le giunte e nei rapporti con gli altri assessori. Sofisticato, altezzoso quasi divino. Ed ecco allora la brillante idea di coniugare le due cose con il soprannome Celeste. Quanto mai azzeccato…
Marco Pirola
