Un lunedì mattina di un giorno qualunque in Villa reale. Sul cartellone c’è in programma l’ennesimo grigio appuntamento verso l’esposizione universale del 2015. L’occasione però è di quelle che sulla carta fanno cartello come lo può essere una riunione mondiale delle Camere di Commercio italiane all’Estero. La dodicesima ‘convenscion’, come direbbe Valli il presidentissimo vestito per l’evento a festa con consueto ‘gessatino’ tipico di Renate e dintorni. Ministri, onorevoli, senatori, sottosegretari. Per dare un pò di colore al ‘matinè danzante’ doveva arrivare pure il governatore Roberto Maroni, vero indiscusso protagonista. Annunciato sul cartellone però il presidente Maroni, a causa di in imprevisto familiare, ha dovuto dare forfait rinviare ad altra data il suo intervento.
E qui entra in gioco Fabrizio Sala, sottosegretario ad Expò in Regione e naturale sostituto di Maroni nel prendere la parola al posto del governatore. Logico, no. Evidentemente non conosce la Brianza. Gli organizzatori scelgono però un’altra scaletta optando per altri interventi previsti e non quello del ‘naturale’ sostituto. Il discorso di Sala è in programma per oggi (martedì 12 novembre).
Il ‘povero’ Fabrizio viene quindi bypassato come se fosse l’ultimo politico in…Sala. Apriti cielo. Il sottosegretario al Pirellone reagisce all’affronto alzandosi e imboccando l’uscita con il passo orgoglioso dell’ultimo Califfo di Granada costretto all’esilio. Rinviando solamente una resa dei conti con Edoardo Valli, il collezionista di poltrone..