19 conigli e 17 cavie non trovano casa
Emergenza roditori Monza, record di abbandoni e cessioni. Una pacifica invasione di cavie e roditori al rifugio della Onlus monzese. Un’emergenza di sovraffollamento ha investito il canile Enpa. Gli arrivi sembrano non fermarsi e le richieste di adozione sono pochissime.
Emergenza roditori Monza: i conigli di taglia grande
I più massicci del rifugio sono anche i più deboli. I conigli di taglia grande ospitati da Enpa Monza faticano a trovare una casa. La coppia ospitata da più tempo è quella di razza New Zealand. Cino e Vale furono ritirati nel settembre 2014 dopo la segnalazione di un cittadino. Oltre a questi due, Alloro, Esmeralda, Jasmine e Alice non riescono a trovare una casa. I grandi box per cani in cui vivono sembrano essere l’unico posto accogliente trovato fino ad ora. La loro stazza extra-large fa parte del problema. Invece, nessuno considera l’educazione di questi animali. Anche addestrati ad usare la lettiera per gatti.
Emergenza roditori Monza: i conigli di taglia piccola
Anche i conigli nani si trovano nella stessa situazione. L’ospite più anziano è Valentina, in canile dallo scorso 13 febbraio. Titty, Lea, Creamy e Sissy completano la “scuderia”. Un gruppo affiatato alla ricerca di una famiglia. Dopo la fuga dalla pentola, nessuno ha considerato l’ipotesi dell’adozione.
Emergenza roditori Monza: la tribù di cavie e il ratto da appartamento
Oltre ai tanti conigli di diverse dimensioni, le cavie sono diventate una vera e propria tribù. Lo zoccolo forte del gruppo è rappresentato da Tate, Eddie e Stephen, cavie inglesi nate in canile nell’ottobre 2015. Tra i piccoli roditori, vi sono anche tante famiglie. Cirilla e Rom hanno avuto 3 cuccioli nello scorso maggio. Invece, Papaya e Avocado hanno allargato il gruppo famigliare a qualche giorno di distanza. Infine, Amy Rose, ratto albino da appartamento. Da cena per serpente a ospite del canile Enpa di Monza. Dopo essere sfuggita alla morte, Amy Rose ha trovato la salvezza nell’affetto di Yasmine, volontaria della Onlus.
Alessandro Galli