di Marco Pirola
SALGONO
Per dieci anni ha bevuto l’amaro “Talice” nella coppa Padana. Sorso dopo sorso gli avversari speravano si avvelenasse come se avesse ingerito un The al polonio. Per la verità, più che gli avversari, i suoi. Un grande avvenire dietro le spalle come sindaco e ora il più votato tra tutti i candidati. Lo hanno dato per morto e sepolto almeno dieci volte e altrettante è risorto. Sarà stato anche un buon sindaco, ma sicuramente è un ottimo “animale” acchiappa consensi, con buona pace delle malelingue che dalle sue parti (non intendo Seregno) non mancano di certo. Un po’ ballerina di l’ape dance per via delle contorsioni che ha dovuto fare per rimanere a galla. Un po’ orso padano, patatone che piace tanto alle vecchiette di paese che lo adorano e andrebbero con lui ovunque. Anche in cabina elettorale…
ILARIA CERQUA
Due voti sotto il cielo (sembra quasi un film di Moccia in chiave elettorale…). quelli che le sono mancati per essere la più bella del reame elettorale di Seregno in questa prima tornata. Sant’Ilaria sacrificata come candidato sindaco sull’altare di Cl e dal gioco delle correnti interne a Forza Italia, ora può guardare gli altri rivali dall’alto dei suoi tacchi d’ordinanza. Ma soprattutto dalle preferenze conquistate sul campo. Sarà per un altro giro correre per la pole position, ma se qualcuno dei suoi pensa che sia solo un belvedere dovrà ricredersi. E pensare che c’era chi diceva di lei che non capiva una Mazza…
GIUSEPPE AZZARELLO
Se fosse uno sciatore la sua specialità sarebbe lo slalom gigante. Non tanto per la stazza robusta e soda, ma per via della capacità di evitare i paletti della pista politica con un semplice spostamento d’anca. Con un colpo di reni di quelli che si vedono solo in “certe” pellicole è riuscito a piazzare la zampata vincente nella lista di Forza Italia. Partito un tempo tra le fila dell’ex golden woman Martina Sassoli poi approdato sotto l’ala protettrice dei fratelli Ciafrone. Non fa nulla, le preferenze prese parlano per lui
SCENDONO
Il nuovo che avanza o l’avanzo del vecchio. Più o meno 20 anni dopo la sentenza di condanna della Corte dei Conti a rifondere il danno di immagine al comune di Seregno, si è ripresentato sulla scena politica nostrana pensando di fare sfracelli. Pensando. L’assicuratore dei vip aveva un compagno d’eccezione. Stefano Carugo, il cardiologo di Dio, insomma l’altro pezzo di Comunione e Liberazione che non stava con Mazza. Per lui i “pezzi da Novanta” di Forza Italia della Brianza alla Gabriele Volpe si erano mobilitati rispondendo al richiamo della foresta socialista. Era sicuro di arrivare al ballottaggio. Lui che ha amici potenti,avvocati di grido, amicizie fidate e pure il prete che ha benedetto la sede elettorale, ha avuto tanti soldi da spendere. Ha fatto male i calcoli portando a casa con Carugo il minimo sindacale per sedersi al tavolo del secondo turno a trattare. Ammesso che il centrodestra lo inviti al ristorante dal momento che la Lega, primo partito, non lo può vedere nemmeno dipinto in foto. Sul veto leghista nei suoi confronti è quasi un’assicurazione…
WILLIAM VIGANO’
Al candidato del Pd la faccia da bravo bimbo dell’oratorio non è servita per fare bella figura. Un distacco abissale dal suo rivale di centrodestra lo costringerà ad alleanze “forzate” per battere il forzista. Gli scienziati del Pd sono già all’opera, ma prima di convincere gli altri dovranno “lavorare” sui propri elettori e convincerli a tornare a votare per la squadra. Son finiti i tempi in cui bastava un fischio e al secondo turno i comunisti e similari erano già in cabina elettorale. Ora anche loro si sono ammalati un po’ in tutta Italia dell’epidemia che colpiva i berlusconiani: l’astensionismo
GABRIELE VOLPE
Con Seregno sulla carta c’entra poco e nulla, ma l’uomo invaghito di Craxi. Quello che negli anni Novanta stava con i comunisti non in luogo qualunque, ma a Sesto san Giovanni. Quello che è diventato uno dei big di Forza Italia “ingrassato” di incarichi. Quello che parcheggia l’auto nel posto dei disabili sfruttando il proprio contrassegno di politico provinciale. Si, insomma lo scienziato della politica, ha perso la scommessa a Seregno. Il suo cavallo Tiziano Mariani è uscito a malapena dal palo. E pensare che la volpe di Lissone, il Gabriele di Hammamet aveva fatto una scommessa con i sodali forzisti: al secondo turno arriverà Tiziano Mariani. “Se non è così pago la colazione a tutti i presenti al bar di via Mauro Riva a Lissone. Detto, fatto. Questa la dice lunga sulle sue capacità lungimiranti. Ma si sa, quando ci sono di mezzo i socialisti come Mariani lui non sa dire di no. E’ l’unico politico che investe soldi anche dopo la campagna elettorale. Per pagare le scommesse perse…