Conferme a sinistra con Brugherio e Nova Milanese
Elezioni ribaltone centrodestra in Brianza. A saperli ascoltare, i risultati di questa ennesima tornata elettorale, parlano. Se sino a pochi anni fa mi avessero detto che a Nova il Pd per vincere avrebbe faticato, mi sarei fatto una risata. Duecento voti separano l’ex maresciallo Eugenio Pizzigallo, onesto gregario della politica, dall’erede di Laura Barzaghi zarina rossa della zona. Eppure è successo. A Seregno i ragazzi del coro di centodestra sconfitti dai magistrati prima che dalle urne poi, perdono al secondo turno per una clamorosa stecca. Come l’alleanza con Tiziano Mariani e la sua band (senza la a). Il candidato sindaco Ilaria Cerqua in giro per la città a braccetto “politico” con Mariani proprio non è stato digerito. Molti al secondo turno hanno preferito il giovane rampante Alberto Rossi. Vano l’effetto Salvini venuto personalmente in città a sostenere la giunonica candidata azzurra che le ha tentate tutte. Dall’alleanza improponibile con colui che sino a cinque minuti prima aveva sparato a zero su Forza Italia e Lega. All’appiattimento sui tempi di Matteo Salvini senza rendersi conto di non essere Matteo Salvini. E poi se volete, in una città di periferia come Seregno, metteteci pure il pettegolezzo. Come quello della tappezzeria da anticamera che la candidata ha indossato per tutta la campagna elettorale spacciandola per vestiti. “Siii… ciaoooo… te che dicccci…Va beh… il Giacinto…cosa dovevo fare…”. Il suo intercalare recitato come un mantra, pause comprese (difficile da rendere per iscritto), rende bene la situazione del dopo voto lassù. Tutti contro il Giacinto e alla fine la sinistra ha vinto dopo 13 anni. Che novità…
Elezioni ribaltone: Nova Milanese
Fabrizio Pagani è il nuovo sindaco di Nova Milanese. Ha vinto con il 51,67%, pari a 3.986 voti, contro il 48,33%, ovvero 3.728 voti, del suo sfidante, su un totale di votanti del 42,74%.
Elezioni ribaltone: Seregno
Il ballottaggio di domenica 24 giugno ha registrato una scarsissima affluenza alle urne per i canoni di queste parti. Solo il 40%, circa il 12% in meno rispetto al 10 giugno. Clamoroso, ma non troppo, come scrivevo prima, il ribaltone a Seregno. Il centrosinistra trionfa e Alberto Rossi diventa nuovo sindaco con il 54,21% dei voti. Il giovane esponente della lista civica “Scelgo Seregno“, sostenuto da Partito Democratico e “Cambia Seregno”, con il rinforzo successivo di ‘Ripartiamo Insieme’ di Carlo Mariani, ha superato Ilaria Cerqua, attorno alla quale si erano stretti Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia, oltre che ‘Noi per Seregno’ la lista di Tiziano Mariani e che ha ottenuto il 45,79%. Colmato, dunque, il gap del primo turno, che vedeva il centrodestra con 467 voti in più.
Elezioni ribaltone: Brugherio
Cercare di mettere assieme il centrodestra a Brugherio è un po’ come risolvere il cubo di Rubik solo con la lingua e ad occhi chiusi. Leggermente impegnativo. Da anni Forza Italia, Lega e Liste civiche litigano come le comari di un paesino portando la colazione (altrove vincente) verso quei suicidi di massa tipici delle sette giapponesi. A Brugherio ha vinto l’astensionismo. Poi il sindaco uscente Marco Troiano, sottoposto nei mesi scorsi ad un tritacarne mediatico che non ha risparmiato nessuno. Nemmeno il prete dell’oratorio. Si è sempre saputo che Brugherio come Lissone è un feudo della famiglia di Fabio Meroni della Lega già Nord ed ora solo Salvini. La Lega imposto l’amico di famiglia della coppia Ronchi-Meroni sperava nella vittoria. Sulla carta. E come altre volte è successo, il centrodestra si è spaccato in Liste civiche, astensionisti e “scazzati”. Pure Forza Italia non ha brillato per coesione da queste parti. I risultati di tutto questo caos, sono scritti sul tabellone fuori dal Comune. E per chi nel centrodestra non lo avesse capito ripeto: Troiano è sindaco.
Elezioni ribaltone: Seveso
Luca Allievi, 43 anni, centrodestra ha avuto la meglio sul centrosinistra di Paolo Butti, sindaco uscente, 53 anni. Una vera e propria bastonata per il sindaco uscente Paolo Butti (sostenuto da Partito Democratico, Lista civica Vivacittà e lista civica Impegno è Servizio). Ma il vero vincitore è stato l’astensionismo. Ha votato il 40,37%, domenica 10 giugno il 46,15%. Confermato il risultato del primo turno del 10 giugno per la coalizione guidata da Luca Allievi (Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni) con il 60,29%. Stavolta, il vincitore si è guadagnato il 60,22% dei voti, mentre l’avversario il 39,78%. Preparate pop corn e patatine per assistere alla formazione della giunta…
Elezioni ribaltone a Carate
Qualcosa di nuovo sotto il sole della profonda Brianza c’è. A Luca Veggian si presentava un compito difficile. Nella terra dell’indimenticabile Dante Oreste Orsenigo che non solo era il prototipo del sindaco e del parlamentare modello legato al territorio, ma era democristiano sino al midollo. Nella culla di Comunione e Liberazione e del suo ras Giancarlo Cesana, comunità straordinaria di uomini ed idee capace di riprendere vigore dopo la “botta” Formigoni. Nel paese dove sindaco uscente c’era un tal Francesco Paoletti, sindaco Pd vecchio stampo, professore universitario (e si vedeva). Nel posto dove il Pd ha fatto una campagna elettorale sostenendo che Veggian fosse troppo giovane rispetto all’attempato Paoletti. Senza dimenticare che pochi chilometri di distanza, a Seregno, il candidato Pd aveva stessa età di Veggian. Scordandosi che nonostante le sue 34 primavere, il vincitore ha già dieci anni di politica alle spalle. Veggian ha saputo anche dribblare pure qualche veleno sparso per strada dai soliti “fake men”. Ci hanno pensato i carabinieri a fermare i leoni da tastiera. Lui ha evitato strumentalizzazioni in piena campagna elettorale dimostrando saggezza. Ha vinto lui e i suoi modi calmi da “democristiano”. Alla Orsenigo appunto. Ha battuto pure la “sfiga” che lo aveva visto fermare l’onda del cambiamento al primo turno solo per 12 voti in meno.
Elezioni ribaltone: Carate i risultati
Veggian 56,04% delle preferenze, 3.865 voti. Sette punti più del primo turno quando aveva sfiorato la vittoria con il 49,85%. Veggian ha distaccato di netto il sindaco uscente e candidato del centrosinistra Francesco Paoletti, che si è fermato al 43,96% (al primo turmo aveva incassato il 34,83% dei consensi, 3.032 voti).
Marco Pirola