Elezioni regionali Monza e Brianza all’ombra dei cipressi e dentro l’urne

Elezioni regionali Monza e Brianza

Scatti in bianco e nero della campagna elettorale Sala le suona a tutti e la candidata per l’eternità

Elezioni regionali Monza e Brianza all’ombra dei cipressi e dentro l’urne. In Brianza. E senza scomodare il Foscolo. Le cabine elettorali sussurrano e vedono il segreto più inconfessabile degli italiani. Il voto. Le urne parlano. Basta saperle ascoltare. Tu presidente di seggio, in piedi di spalle alla cabina, senti lo stridere della matita impugnata come una spada dal vecchietto vicino di casa. E capisci tante cose. Intendi prima di tutti quello che gli altri vedranno post. Vedi le schede riconsegnate piegate in maniera nervosa ed immagini come andrà a finire. E così è stato domenica 4 marzo nell’anno del Signore 2018. Poi ti vengono in mente alcuni flash che hai visto prima e dopo la campagna elettorale e ti strappano un sorriso. Il più votato che suona la chitarra in maniera egregia imitando il Boss. I manifesti appesi maldestramente che sovrastano una lapide. I post dell’ex onorevole che di politica ha sempre capito poco e di buon gusto ancora meno che prima appaiono e poi spariscono per evitare figuracce. Troppo tardi. Quello che segue è una sorta di chi sale e chi scende che in tempi ormai passati ha fatto la mia fortuna giornalistica dalle colonne della carta stampata. Prendetela così…

Elezioni regionali Monza e Brianza

Se cercate solamente i risultati elettorali di chi ha vinto o perso vi accontento in poche righe. Poi andate altrove. Nei giornali seri. Sui siti istituzionali. Magari come quello della Prefettura che ha l’affidabilità di un treno a vapore del Burundi nel secolo scorso e la velocità di un paracarro di granito. Quella che vi racconterò poi è una storia Ikea. Di fotografie seppiate che ho visto durante questi giorni di attesa. Così per disintossicarci dalle code fuori dai seggi e dalla tensione dentro. Un quadro di Pollack insomma dove ciascuno ci vede quello che vuole, ciò che sembra, come gli pare.

Elezioni regionali Monza e BrianzaElezioni regionali Monza e Brianza: i vincitori

La Lega che ha fatto il pieno ovunque. In Brianza porta tre consiglieri: Alessandro Corbetta spinto dai giovanissimi padani, Andrea Monti “ruzzato” da sé stesso degno figlio di suo padre e Marco Mariani rotolato fin su al Pirellone per via del giro vita da Bibendum, l’omino Michelin. Forza Italia. Fabrizio Sala oltre le 8mila preferenze che salvano la faccia al partito. Fuori (Prefettura e calcoli permettendo) il figlio dell’ex ministro Romani costretto ad un testa a testa con Paola Romeo arrivata 17 preferenze dopo. Vedere il potentissimo Romani spendersi in prima persona per elemosinare un voto e venire quasi battuto da una donna incinta, una “signora nessuno” che ha fatto una campagna al risparmio, faceva quasi tenerezza. L’Italia “mammona”. Il “bambino prodigio” paracadutato da fuori per imposizione paterna, ha trovato sulla sua strada una serie di badanti. Magari spera in un sottosegretariato. Ma questo è un altro film. Pensiero indecente un po’ filmetto erotico come piacevano tanto a papà Romani quando era giovane. sarebbe un Colpo Grosso…

Elezioni regionali Monza e BrianzaElezioni regionali Monza e Brianza: i perdenti

Movimento Cinque Stelle, Marco Maria Fumagalli 366, Lidia Ronchi 314. Il partito senza preferenze dove si diventa consiglieri regionali con un pugno di click prima del voto. Senti la rappresentante di Lista nostrana che davanti alla valanga gialla invece di essere contenta, si duole. “Pensa che potevo esserci io al posto di quelli eletti, alle parlamentarie ho sfiorato la nomination”. Per quanto? Chiedo timoroso della risposta. “Tre click su 15 della nominata”. Potere del web e dei 15mila euro al mese. Il Partito Democratico si può consolare con il 25% di Monza, ma recita il mea culpa per la mancata elezione di Roberto Scanagatti e Laura Barzaghi a Nova. In Consiglio entra un moderato Gigi Ponti, re di Cesano. Il resto è noia come cantava Franco Califano. Soprattutto per quelli che… se non votate noi fai vincere Attilio Fontana. Si è visto anche da queste parti.

Elezioni regionali Monza e BrianzaElezioni regionali Monza e Brianza: primo click

Fabrizo Sala le suona a tutti. E non solo in senso metaforico ed elettorale dall’alto delle sue 8.200 preferenze. Visto e sentito. Vedere un candidato imbracciare la chitarra elettrica può essere un caso. Per Sala no. E’ una passione che coltiva da anni tenuta nascosta in campagna elettorale a mo’ di antistress. Un po’ Bruce Springsteen il Boss, molto Alberto Radius. Certo lo strumento non era “Blackie”, la Fender di Eric Clapton da 950mila dollari. E nemmeno lui assomigliava lontanamente a Jimi Hendrix durante il mitico Festival di Monterey, ma se l’è cavata tra il tripudio dello staff uditore privilegiato dai suoi concerti di chiusura delle notti elettorali. Notti magiche aspettando un voto. Bravo nel suonare quasi come nell’acchiappare preferenze salvando la faccia al partito.

Elezioni regionali Monza e BrianzaElezioni regionali Monza e Brianza: secondo click

La musica era giusta è il buon gusto che non è mai iniziato. Almeno dalle parti di Triuggio. Sabrina Mosca o chi per essa li ha battuti tutti. Non tanto in termini elettorali. I suoi sono stati minimi come certe equazioni che a scuola non venivano mai (le equazioni…). Un manifesto apparso con prepotenza in quel di Lesmo durante la campagna elettorale ha fatto il giro degli smartphone rivali. Una coincidenza per carità. Ma quella lapide, doveroso tributo ad un morto sulla strada, sovrastata dalla sua pubblicità elettorale stonava facendola diventare lo zimbello di tutti gli addetti ai lavori. Pazienza avrà tutto il tempo che vorrà per meditare. Del resto si sa. Un voto è un po’ come il diamante. Per sempre…

Elezioni regionali Monza e Brianza: fine pellicola

Protagonista la Madonna pellegrina della Brianza parcheggiata a Limbiate. Elena Centemero l’ex insegnante di “sostegno” dei figli di Silvio Berlusconi. Dieci anni da onorevole (non per colpa nostra), la speranza delusa di fare un altro giro di giostra al Senato. Preferita a Stefania Craxi nel collegio di Monza, si è lasciata andare ad alcune considerazioni post elezioni regionali. Un intervento galeotto pubblicato su Facebook. Una speranza data per certezza dove l’onorevole “Centimetro” si è spellata le mani per l’elezione di Paola Romeo (figlia del sindaco dove fa l’assessore…). Un tripudio di banalità per dire che la ragazza candidata ce l’aveva fatta superando nientemeno che il figlio del potentissimo Romani. Gliel’ha tirata. Pochi muniti dopo il post è stato rimosso. L’onorevole presa dalla fretta aveva sbagliato non previsione, ma proprio sbagliato. Ma come certi film Western degli anni Settanta Facebook non perdona. Nemmeno noi…

Marco Pirola

Elezioni regionali Monza e Brianza

P.S.

Scrivendo in tal modo sono sicuro di aver fatto contento l’amico Ettore. Lui come altri, devo dire, sono due giorni che preme affinché pubblicassi (un congiuntivo da far invidia Di Maio) le cazzate che abitualmente scrivo. Spero in tal modo di averlo accontentato…

 

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