Nelle elezioni di domenica Forza Italia e Lega strappano un seggio in più alla sinistra
Elezioni Provincia Monza Brianza nel voto ponderale (riservato ai consiglieri comunali eletti) finisce con un pareggio. Otto al Pd e 8 a Forza Italia, Lega e Fdi. Decisivo ora per la maggioranza sarà il voto del presidente. Uno in più rispetto alle precedenti votazioni per il centrodestra e uno in meno per gli avversari. Primo partito il Pd, ma correva da solo in quell’area. Secondo Forza Italia, terza la Lega. Finito l’articolo? No. Primo perché il risultato era scontato non partecipando al voto i consiglieri grillini. Secondo perché la lettura dei risultati interni al centrodestra pone alcune riflessioni sui rapporti di forza interni. Una vittoria di chi ha saputo calcolare al millimetro chi andava eletto e chi doveva rimanere alla porta. Una sorta di prodotto galenico da farmacia politica.
Elezioni Provincia Monza, il trono di spade
Il trono di spade e di Fabrizio Sala che esce vincitore dal gioco interno delle correnti. Va detto che le elezioni si sono svolte con il metodo ponderale e riservato solamente ai consiglieri comunali eletti. Che poi vuol dire che i comuni più piccoli hanno avuto una scheda il cui peso in cifre era vario a seconda del numero degli abitanti. Dai comuni più piccoli come Correzana (scheda azzurra) a quello più grande Monza (scheda viola). Quindi capire come e chi ha votato e quasi un gioco da ragazzi. Basta saperli leggere i risultati. Grazie alla Santa Alleanza tra Fabrizio Sala, Dario Allevi e Antonio Romeo di Limbiate i giochi erano fatti. Alla fine Monza ha avuto due eletti in Provincia (Nicolas Monguzzi e Vito Santese). Il primo sponsorizzato dalla Lista civica di Dario Allevi il secondo dalla zarina Rosella Panzeri. Quest’ultima pur non essendo impegnata in prima persona non ha voluto far mancare la sua presenza, vicinanza e appoggio al suo “protetto”.
Elezioni Provincia Monza, il democristiano perfetto
Riccardo Borgonovo, ha la faccia e i modi da democristiano perfetto. Tutti gli vogliono bene. E’ stato il più votato con 4.419 voti ponderali. Che poi equivalgono a 3 schede azzurre, 8 arancioni, 3 grigie, 17 rosse, 8 verdi e 1 viola. Secondo Nicolas Monguzzi ha fatto il pieno a Monza e tra le schede rosse (rispettivamente 5 e 9, 3 le verdi e 3 le grigie).
Elezioni Provincia Monza, l’aiutino al fratello d’Italia
A Claudio Rebosio, sponsorizzato da Fratelli d’Italia mancava un “cicinin” per entrare in Provincia secondo i maghi dei numeri. E’ arrivato grazie proprio a due ascari di Limbiate che hanno dato fiducia al loro paesano. Ha battuto sul filo di lana Roberto Assi di Brugherio sponsorizzato da Federico Romani, figlio di tanto padre, che si è speso per fare una cordata interna in contrapposizione a Sala. E pure da Mariele Benzi sempre di Brugherio. Se non è stata una Caporetto per lui poco ci manca. Un pugno di voti ponderali, un centinaio equivalenti ad un comune di medi livello, ed è rimasto fuori. I voti sono stati 3.117 per lui contro i 3.224 di Rebosio. Chi ha tradito? Ah, saperlo direbbero quelli di Dagospia. Ma qualche indizio c’è. basta guardare le schede viola di Monza.
Elezioni Provincia Monza “purple rain”
Il Pd ha votato in massa per il proprio candidato monzese. I grillini non hanno votato. A Forza Italia manca un voto su Monza e la Lega se ne è trovato uno in più. Senza preferenza a differenza degli altri che tutti avevano scritto il nome (Laura Capra). Il rosario dei conti è presto snocciolato e il treno di Federico Romani-Assi è deragliato proprio lì. Con un voto di protesta che ha fatto perdere la partita. Capita. A Romani jr spesso di questi tempi. Saper fare i conti non è da tutti. La politica del resto non è come vendere automobili…
Marco Pirola