Ballottaggio a Monza come la canzone dei Pooh: ci penserò domani…
Elezioni Monza in una campagna elettorale sonnolenta spuntano le grandi manovre. Per l’eventuale ballottaggio. “Inconfessabili”. Come quando la mamma da piccoli scopriva il barattolo della Nutella semivuoto. Tutti negano. Qualcuno in Forza Italia ha però messo le mani avanti. Non si sa mai vista l’aria che tira. Colloqui, telefonate, incontri. Il classico “ti dico, ma non ti ho detto”. Vediamoci, parliamo. Naturalmente gli interessati si farebbero torturare pur di ammettere. Negare sempre, anche l’evidenza. Un po’ come istruiva il feldmaresciallo Kesserling. Del resto in quello schieramento non si capisce chi comanda. Tutti si sentono autorizzati a vestire i panni di Richelieu. Per rimontare il gap, Dario Allevi, il candidato sindaco si è dato da fare. Aevolato da una pletora di “ambasciatori”. Oggetto delle attenzioni Paolo Piffer e Piefranco Maffè. Ufficialmente tutti e due hanno risposto picche. Ma sarà un arrivederci a dopo il ballottaggio. Dipenderà molto dai numeri…
Elezioni Monza quello che manca alla destra: il centro
Le pressioni su Piefranco Maffè da parte di Forza Italia erano iniziate già prima della candidatura. Promesse di seggi senatoriali, un posto al sole della Camera, avanzamenti di carriera. Difficile resistere. Lo ha fatto. Il tutto per rinunciare a candidarsi. Lui ha tenuto la barra dritta e sfidato la sorte. La sua compagine è composta da tanti mondi “paralleli” che si sono incontrati in un punto. Lui. E’chiaro che l’appetibilità della Lista “Monza con Maffè” dipende dal risultato delle urne. Più vicina allo zero e meno sarà l’attrattiva. Più vicina alle due cifre farebbe esplodere le sue quotazioni facendola diventare indispensabile per la remuntada. La quota societaria di Angelino Alfano nella Lista civica può contare su un’ azione fondamentale. Piefranco Maffè in quanto titolare è l’unico che può firmare l’apparentamento. L’altra Lista civica che lo segue, “Io Cambio”, ha detto (in maniera peggiore) in tutta la campagna elettorale le stesse cose della Lega Nord. Arrivando anche a sfilare con l’estrema destra. Poche ore e sapremo se il colloquio amichevole avvenuto un mese fa tra Allevi e Maffè avrà dato i suoi frutti.
Elezioni Monza: il Piffer magico
Una campagna elettorale strepitosa e moderna quella di Paolo Piffer. Un vulcano di idee ed iniziative che bucano. Piace molto alle donne. Ma anche a Silvio Berlusconi. Non è una novità. Nel 2012 l’esponente della defunta “Primavera Monza”, aveva fatto un giro dalle parti di Arcore. Con l’allora amico Beppe Natale. Non se ne era fatto nulla. Poi i due (Natale e Piffer) hanno litigato e il secondo si è messo in proprio. Con ottimi risultati di aggregazione. Per lui è pronto il secondo giro di giostra a Villa San Martino. Piatto d’obbligo le pennette tricolori. Un classico della casa. Lui smentisce accordi già sottoscritti. Del resto sarebbe un folle ammetterlo ora con gran parte del suo elettorato che si è venduto così “diverso” dagli altri partiti. Se farà il seggio potrà avere voce in capitolo e continuare nel menù. Altrimenti si fermerà all’aperitivo.
Marco Pirola