Meno male che domenica si vota per le elezioni europee. Non ne potevo più di questo silenzio assordante. Una delle campagne elettorali più noiose, più “insulse”, con protagonisti scontati (anche nel senso economico del termine) fatta salva qualche rara eccezione, da 20 anni a questa parte. Sarà la mancanza di “grana” come direbbe il senatore Antonio Razzi che “impedisce” ai candidati di farsi vedere. Sarà che forse saranno carenti le idee, fatto sta che quasi nessuno si è accorto che tra poco si apriranno le urne. Si vota per l’Europa dei popoli, dei mercanti, del no euro. C’è anche chi si accontenta di un semplice vaffanculo Europa. Dall’aria che tira, questi sembrano essere in tanti. La moda del giro di giostra targato 2014 è il candidato fai da te. Mentre il Pd brianzolo si compatta in una calma apparente attorno ad Alessia Mosca che ottiene l’appoggio pure di Pippo Civati (pensa un po’), le donne di Forza Italia, Licia Ronzulli (candidata) e Elena Colombo (nominata) sette giorni fa, nel Vimercatese, quasi vengono alle mani. Cosa loro. Conoscendo tutte e il motivo del litigio, non ho dubbi da che parte stare. Dalla prima. Almeno lei i voti si li sta cercando. Per il resto ho notato la “povera” Paola Bencini (Fratelli d’Italia) girare come una trottola tra un caffè e il gin seng in paesi e paesini della Brianza senza contare che il collegio riguarda Lombardia, Piemonte, Valle D’Aosta e Liguria. Lo stesso sta facendo in maniera “impressionante” Giacinto Mariani, sindaco di Seregno e candidato della Lega Nord. E’ ovunque. Come padre Pio o come Claudio Gentile che marcava Maradona nel mundial del 1982. Che dire di Iva Zanicchi, un tempo “aquila di Ligonchio”. Con i suoi camper fuori moda sembra essere diventata un “piccione” di Lesmo Green talmente fa tenerezza. Ok, il prezzo sarà anche giusto, ma forse è arrivata l’ora della pensione.
Marco Pirola