Elezioni: caos centrodestra pure a Monza e Brianza

Il centrodestra nel caos a tre mesi dal voto in Brianza e qualcuno imbratta la sede della Lega a Monza

Elezioni: Forza Italia e Fratelli d’Italia incassano il “gancio romano” di Matteo Salvini arrivato a Monza per inaugurare la nuova sede provinciale, ma soprattutto per fare ordine alla confusa situazione politica anche in zona. E l’incontro tra i “capibastone” del centrodestra, previsto per la sera di lunedì 14, sulle candidature negli otto comuni dove si vota è saltato a data da destinarsi. Motivo ufficiale l’arrivo di Salvini a Monza appunto, nella realtà perché il capo della Lega vuole metterci la testa anche nelle candidature in Brianza, terra considerata strategica.

ELEZIONI: L’EPISODIO – Il primo ad accorgersi che qualcosa nelle intenzioni di Salvini era cambiato è stato proprio Alberto Rivolta da Sovico, quarantenne segretario provinciale, già uomo di Borghezio in zona. Il tardo pomeriggio di lunedì quando Salivini è arrivato in via Aliprandi, era agitatissimo. Vorremmo anche vedere visto che il personaggio era di grosso calibro. Rivolta, da buon segretario provinciale, ha cercato in tutti i modi di far scorrere liscio l’avvento. Senza intoppi. Un gruppo di legisti “incazzati” del Vimercatese chiedeva però con insistenza di avere udienza. Cinque minuti a tu per tu con il grande capo come facevano un tempo con Bossi. Rivolta si è opposto, ma non è riuscito nell’intento sia per la determinazione dei primi, ma soprattutto per la volontà di Salvini, sempre molto attento a quanto succede sul territorio. Mentre quest’ultimo stava per salire in auto si è fermato un attimo e poi ha pronunciato poche parole verso Rivolta:”Io e te dobbiamo parlare della situazione di Biassono“. Poi si è girato e se ne è andato lasciando di sasso il segretario provinciale che da bravo ragazzo quale è non ha potuto far altro che incassare. A Biassono la situazione in casa Lega è a dir poco effervescente. La sezione locale è divisa da una guerra intestina. Una parte vuole correre da sola senza alleati, l’altra vuole l’accordo con Forza Italia e Fratelli d’Italia. Leghisti storici che non rinnovano la militanza come Angelo De Biasio, iscrizioni spostate a Milano. Risultato: caos e rischio altissimo di perdere la roccaforte leghista dal momento che la sinistra ha un candidato sindaco più che valido come Diego Colombo e pure per la presenza di liste di disturbo come quella dell’ex Giancarlo Porta che ha aderito al movimento di Flavio Tosi.

ELEZIONI: LA SCRITTA – Una scritta “imbecille” sulla saracinesca della sede provinciale la sera prima dell’arrivo di Matteo Salvini con il simbolo degli anarchici. Un gesto che gli stessi militanti minimizzano affidando la risposta ad un post di Facebook:” quando non si hanno idee non rimane che insultare e vandalizzare…non ci fate paura: noi dieci euro per comperare un po’ di acetone ce li abbiamo, voi un cervello è difficile che possiate trovarlo”. Come non condividere.

Marco Pirola

 

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