Mezzo accordo sulle candidature per le prossime elezioni comunali ad Arcore, Desio e Limbiate
Elezioni, prove tecniche di alleanza. Almeno nel centrodestra. Ad Arcore, Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia si sono accordati (l’ufficializzazione questa sera, lunedì 21marzo ndr) per il “rinnovamento” e proporranno agli elettori Claudio Bertani, ex Ccd, ex assessore a Monza, ex tante cose. Non uno di primo pelo, ma in tempi di magra va bene pure lui. Bertani è una vecchia conoscenza della politica, ma soprattutto è architetto di fiducia di Francesco Magnano da Macherio che a sua volta è il geometra preferito da Silvio Berlusconi. Una candidatura “imposta” da Forza Italia che non vuole mollare la città simbolo per gli azzurri. Troppo vicina a Villa San Martino cuore dell’impero. Qualche malumore in Fratelli d’Italia che nella trattativa su Arcore ha giocato un ruolo di rincalzo. Siamo curiosi di vedere come la prenderà (dove l’ha presa possiamo immaginarlo…) il “camerata” Pino Tozzi che della destra di Arcore è il federale indiscusso da anni.
ELEZIONI DESIO – La città simbolo in Brianza della lotta all’Ndrangheta spetta alla Lega Nord. All’interno del Carroccio si è consumato quasi un dramma sulla votazione del candidato prescelto con una votazione finita solo per un voto di scarto. La prima scelta è Massimo Zanello, commercialista, politico di lungo corso che con Desio poco c’entra, ma la sua caratura fanno sì che la candidatura sia di spessore e soprattutto è alla ricerca di una ricollocazione politica. Seconda scelta Alberto Magni, 50enne praticante in uno studio di avvocato, uomo talmente tranquillo che nessuno lo conosce in città a differenza del padre che è un’istituzione soprattutto tra i giocatori di biliardo dove è un’icona. Sconfitta la linea di Andrea Villa patron della Lega di Desio che aveva puntato su di un altro “cavallo” per il posto da candidato sindaco.
ELEZIONI LIMBIATE – Antonio Romeo è il candidato annunciato da settimane. Il consigliere regionale (si dovrebbe dimettere dal Pirellone in caso di elezione) ha vinto la resistenza di Fratelli d’Italia che puntava su un ex fuoriuscito da Forza Italia come Luca mestrine