Stop al cemento monzese
Edilizia Monza, stop al cemento rosso e battaglia sul Piano di Governo del Territorio. Un banchetto notturno di Lega e Fratelli d’Italia per denunciare le incongruenze dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Roberto Scanagatti. Meno centri commerciali e più tutela per piccoli commercianti e verde pubblico. E poi ancora troppo traffico e mancato consumo suolo zero. Le opposizioni tornano a farsi sentire su di un argomento “sensibile”. Certo nulla a che vedere con i 60mila emendamenti all’epoca della giunta Faglia, ma almeno ci provano a svegliarsi dal torpore che per quattro anni li ipnotizzati.
Edilizia Monza: il traffico al collasso e i nuovi centri commerciali
Quando si parla di edilizia, qualche incongruenza spunta sempre fuori. Anche a sinistra. Tra le varie rivendicazioni dei partiti della destra monzese, l’attacco alla costruzione dei nuovi centri commerciali. Secondo Lega e Fratelli d’Italia, il commercio monzese è ormai saturo. Invece che investire in maxi strutture, sarebbe meglio dare più fiducia a piccoli commercianti del capoluogo brianzolo. Oltre a questo, la situazione del traffico cittadino. Infatti, il PGT dovrebbe essere accompagnato da un Piano Urbanistico del Traffico. Provvedimento che, secondo Lega e FdI, è stato preso alla leggera. A fare paura sono traffico congestionato e poco deflusso.
Edilizia Monza: consumo suolo zero e strutture residenziali
Dal commerciale al privato. Gli esponenti dei partiti monzesi rivendicano le nuove costruzioni approvate dal Piano di Governo del Territorio. Oltre 700.000 metri cubi di residenziale e poco rispetto per il verde cittadino. Quando si entra nelle tematiche ambientali, anche la questione del consumo zero del suolo diventa critica. Secondo Lega e FdI, per riqualificare alcune zone cittadine vengono consumati diversi metri quadri di suolo. Tra gli esempi portati in piazza, l’area tra viale Lombardia e via Ticino. Per la riqualificazione della zona, servono 17.000 mq di terreno.
Edilizia Monza: il centro storico
Da ultimo, ma non meno importante, il centro storico di Monza. Se la riqualificazione delle aree dismesse spaventa, riguardo quella del centro storico non ci sono segni di vita. Da piazza Trento Trieste a corso Italia, gli scempi edilizi sono stati tanti. Niente di meglio che mettere un banchetto in una delle vie principali del centro e incominciare a denunciare i problemi. Per il resto, si spera, ci penserà la giunta comunale, i consiglieri di opposizione in aula, qualche ribelle della maggioranza non contento o i santi in Paradiso…
Alessandro Galli