Zingari, la Lega di Desio e Lissone contro il campo nomadi. Una bella gatta da pelare per le due amministrazioni di sinistra che governano Lissone e Desio. La fabbrica degli abusi nel terreno accanto al campo nomadi regolare di Lissone, proprio al confine con il territorio di Desio, infiamma la politica della Brianza. La Lega Nord di Lissone e Desio soffia sul fuoco e si scaglia contro le Amministrazioni di sinistra. Per la Lega Desio è una città allo sbando. A Lissone invece chiede «lo sgombero immediato del campo nomadi e una maggiore attenzione alle famiglie italiane in difficoltà».
IL CAMPO NOMADI – Il campo è regolare ed è in quel terreno da oltre 15 anni. Fu voluto proprio da un leghista doc come lo era ed è Fabio Meroni, ex borgomastro di Lissone. Meroni cercò di spostare verso Desio l’area non troppo gradita ai lissonesi. Le anomalie non sono poche. I cinque stalli, come da convenzione, a disposizione del Comune di Desio, non sono mai potuti entrare operativi per l’ostracismo dei 100 Sinti residenti nel campo nei confronti di altri rom “estranei“. Va poi sottolineato che il campo è nato come struttura per soggiorni provvisori.
LE DICHIARAZIONI DELLA LEGA – «A Lissone la situazione sta diventando intollerabile – sbotta il consigliere comunale Andrea Crippa – il Comune e le Forze dell’ordine devono intervenire prima possibile per ripristinare l’ordine intorno all’area di via Del Guado. Gli zingari gestiscono la discarica abusiva piena di rottami e fusti di liquidi che vengono venduti al mercato nero senza che nessuno intervenga. Il sindaco di Lissone andrebbe denunciato per collusione in quanto si disinteressa di tutto ciò che sta succedendo nel campo nomadi nonostante la presenza delle telecamere e di prove inoppugnabili. Non c’é scritto da nessuna parte che il Comune di Lissone debba per forza garantire un’area ai rom e quindi chiedo lo sgombero immediato del campo nomadi e una maggiore attenzione alle famiglie italiane in difficoltà”.