Crisi artigianato a Monza e Brianza arrivano segnali di ripresa

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Mantegazza con in mano il cartello di protesta degli artigiani lissonesi.

Crisi artigianato, per Monza e Brianza segnali di ripresa

Crisi artigianato: nel 2015 le imprese artigiane brianzole in calo dello 0,6%, la metà rispetto alla Lombardia (-1,2%), molto meno però rispetto alla media nazionale (-1,6%). Nella scia dell’Area metropolitana milanese (+0,5% di imprese e +0,3% di occupati). Nei dati dell’Unione Artigiani di Monza e Brianza le speranze di ripresa per Monza e Brianza.

CRISI ARTIGIANATO – Monza e Brianza vede timidissimi spiragli di ripresa grazie alle imprese artigiane, che nel 2015 hanno segnato un -0,6% rispetto all’anno precedente. Un dato che, seppur sempre negativo, si presenta come nettamente migliore rispetto a tutte le altre provincie lombarde, alla media di regione Lombardia (-1,2%) e nazionale (-1,6%), alle spalle della sola Area metropolitana milanese che, anche grazie ad Expo, registra un exploit del +0,5% di imprese artigiane e del +0,3% di occupati.

I DATI DELLA CRISI – Secondo una elaborazione dell’Unione Artigiani di Monza e Brianza su dati della Camera di Commercio di Milano, sono 22.525 le imprese artigiane brianzole attive a fine 2015, 250.322 in Lombardia e 1.349.797 in Italia. Le iscrizioni state 1.606, le cessazioni 1.741 con un saldo negativo di 135 imprese (-0,6% appunto) rispetto all’anno precedente, in cui il saldo era di -108.  Ancora negative le percentuali nel resto della Lombardia, che in media segna un -1,2%, registrando una perdita di 3.046 imprese rispetto al 2014. Peggio ancora per il dato complessivo italiano, che segnala un -1,6%, con una emorragia di aziende artigiane pari a meno 21.760 realtà scomparse.

CRESCITA IMPRESE – La crescita è legata agli stranieri. Pesano il 14,2% su tutte le imprese artigiane, erano il 13,5% un anno fa. Crescono del +4,8% le imprese straniere, mentre gli imprenditori italiani sono in calo del -1,4%.

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DONNE E GIOVANI – I giovani rappresentano in Brianza l’11,7%, in linea con il dato lombardo (12%). Le donne pesano il 13,1%, meno del 14,9% lombardo. “I dati a consuntivo del 2015 –  commenta il segretario generale dell’Unione Artigiani di Monza e Brianza, Marco Accornero – testimoniano la vitalità del tessuto imprenditoriale brianzolo che fa perno storicamente sulle micro, piccole e medie imprese anche attraverso attività innovative. L’effetto Expo è indiscutibile, non solo in termini diretti, ma soprattutto in prospettiva, perché ha contribuito in maniera determinante a presentare la grande area metropolitana milanese sotto una luce attrattiva e positiva, soprattutto all’estero, i cui effetti auspichiamo di vedere confermati anche in questi anni a seguire. I benefici effetti si riscontrano parzialmente anche sulla Brianza, che sembra presentare segnali di ripresa nella scia di Milano.  Per il mercato del lavoro, poi, oltre alla crescita delle attività, va considerato il beneficio degli sgravi sulle assunzioni, che ha indotto diverse aziende a cavalcare l’onda della ripresa e con fiducia ad investire anche sulle risorse umane.”

 

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