Concorezzo, contro la crisi un taglio alle rette

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Crisi, iscrizioni in calo e mancanza di lavoro. L’asilo nido Giuseppe Cavenaghi di Concorezzo risponde scontando la retta del 50%. Si tratta di una scelta impensabile fino a qualche anno fa, quando c’era la fila per iscrivere i propri figli alla scuola d’infanzia. Ora però la realtà delle cose è cambiata, ci sono meno iscritti e meno entrate, mentre i costi di gestione da coprire sono sempre gli stessi. Fino all’anno scorso alla cooperativa Cavenaghi di Concorezzo non c’era un solo posto libero, ora invece sono 30.

Come racconta la direttrice Claudia Tonna, il contraccolpo della crisi si sente ora come non mai: ci sono addirittura mamme che tengono in stand by l’iscrizione del proprio figlio in attesa di un’eventuale assunzione o della conferma di un lavoro. In risposta a questa difficile situazione la coop risponde garantendo una maggiore flessibilità nella gestione dei tempi nell’arco dell’orario di apertura, dalle 7.30 alle 8.30.

Altra novità, se la mamma lavora part-time lo diventa anche l’iscrizione. Scelta, quella di trasformare l’iscrizione da full-time a part-time, che mette in difficoltà la coop, come spiega la vicepresidente della Cavenaghi Daniela Brambilla, ma assicura anche che “cercheremo di stare vicini alle famiglie per rispondere alle esigenze dei piccoli che frequentano i nostri asili”. Molto importanti diventano quindi i contributi comunali e regionali per integrare le rette o per coprire una parte dei costi fissi.

Si trova in grande difficoltà anche il San Giuseppe di Arcore, dove le iscrizioni sono in calo per la crisi. Inoltre, dall’anno prossimo non sarà più dato il contributo abituale di 1000 euro a bambino ogni anno ma verrà istituito un bando per assegnare tale contributo alle famiglie, che poi saranno libere di utilizzarlo nell’asilo nido che preferiscono.

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