Il ragazzo ferito al concerto nel parco di Monza rimane grave
L’uomo che ha sferrato un pugno ad un 36enne al concerto di Manu Chao a Monza di due settimane fa, è accusato di tentato omicidio. Questa l’ipotesi di reato per l’aggressore del parco formulata dalla Procura di Monza.
LE CONDIZIONI DEL RAGAZZO FERITO – Stazionarie, ma gravi le condizioni di Massimo D.P., il ragazzo monzese di 36 anni colpito da un violento pugno alla testa al termine del concerto di Manu Chao. Sette giorni fa è stato sottoposto ad un secondo intervento chirurgico per ridurre l’ematoma al cervello causato dal pugno sferrato da un venditore ambulante romeno.
LE INDAGINI – Il magistrato che si occupa delle indagini ha ipotizzato nei confronti di Adrian A., 35 anni di origini romene residente nella provincia di Lodi che ha inferto il colpo al brianzolo, il reato di tentato omicidio, e non lesioni gravissime. L’indagato, tramite il suo legale, avrebbe chiesto informazioni circa le condizioni di Massimo D.P., dalle quali dipende effettivamente anche il suo destino processuale.
IL FATTO – Secondo quanto accertato dagli investigatori, la sera dell’esibizione di Manu Chao al parco di Monza che ha attirato 40mila spettatori il monzese aveva esagerato con gli alcol molto prima dell’inizio del concerto. La ricostruzione degli inquirenti parla di atteggiamenti da “ubriachezza molesta” al chiosco di panini e bibite dove quella sera lavorava l’indagato, ora chiuso al carcere di via Sanquirico a Monza. Gli amicicon cui era venuto all’esibizione lo avrebbero perso di vista tutta la sera, per poi ritrovarselo dopo il concerto allo stesso chiosco ancora ubriaco. Dopo aver cercato di portarlo via per evitare la situazione degenerasse. Poi il pugno sferrato all’improvviso alla testa con estrema violenza. L’aggressore è un romeno dedito alle arti marziali e di corporatura massiccia. A dare l’allarme quella sera un operatore della Protezione Civile. Massimo D.P., ha perso subito conoscenza ed è stato soccorso dai volontari della Croce Rossa e portato al San Gerardo di Monza. La prima segnalazione parlava di una “caduta accidentale”. Durante la notte in ospedale gli agenti avevano ricostruito l’accaduto e la domenica mattina i poliziotti già arrestato l’aggressore.