Dalla sigla dei programmi Rai a Certe notti, passando per i nuovi brani in uscita il 18
Concerto Ligabue Monza. La carica dei fan. Il parco di Monza e il palco di Ligabue presi d’assalto da 80mila persone. Tre ore di concerto tra “vecchio” e nuovo. Tra effetti speciali da film di guerre stellari. E un palco gigantesco spuntato sul pratone che nel 1989 vide suonare i Pink Floyd. Laser, fari stroboscopici di mille colori, blu, rossi, arancioni, gialli, arcobaleno. Video surrealistici proiettati su uno schermo da 850 metri quadrati, 14 torri luce. Questa sera (domenica 25 settembre) per il secondo appuntamento con il Liga, sono previste 50mila persone. Quelle di Monza sono le uniche date del 2016. Il prossimo anno Ligabue riprenderà con il tour in tutta Italia.

Concerto Ligabue Monza: l’inizio
Un inizio per intenditori quello di sabato sera. Una raffinata citazione dotta che ha fatto capire subito la strada che il cantante di Correggio avrebbe intrapreso di lì a poco. Il cielo sopra Luciano. Azzurro. Un enorme traliccio, d’impatto quasi barocco nella magnitudine. Ma è lo schermo che rivela le sorprese. Il Gugliemo Tell di Rossini. Era la sigla con cui iniziavano i programmi televisivi della Rai. la stessa sigla abbandonata nel 1986. L’ anno in cui il cantante di Correggio aveva 26 anni e fondava la band Orazero strimpellando tra un circolo Arci e l’altro. L’anno in cui Pierangelo Bertoli si accorse di lui. Si parte con Urlando contro il cielo. Il venticinquesimo anniversario del suo inno è il pretesto ufficiale per queste due serate monzesi. Per questo la canzone è sia l’apertura che la chiusura della scaletta. Prima in versione rock. Poi acustica voce e chitarra.
Concerto Ligabue Monza: le canzoni

Concerto Ligabue: i fan
I fan hanno sopportato di tutto ordinatamente. Quelli che sono venuti a piedi. In auto qualche problema l’hanno creato. Una città, Monza, che dal punto viabilistico offre poco. Niente metrò, trasporti pubblici scarsi, strade intasate. Però Ligabue voleva un luogo di particolare fascino. Detto, fatto. E per chi se lo fosse perso si potrà riviverlo il 23 novembre. La registrazione dei concerti andrà in onda su Fox e FoxLife assieme a un docufilm sulla nascita di Made in Italy. E stasera si replica.
Marco Pirola