Cacciatore Villasanta nei guai per il collare elettrico al cane

Mette il collare elettrico al cane da caccia, interviene l’Enpa

Cacciatore Villasanta e quel collare proibito al cane. Un maltrattamento nei confronti di un cane denunciato nel comune di Villasanta. Dopo l’episodio della scorsa estate in cui Rocky, un cagnolino di Besana Brianza, era rimasto vittima, è toccato a un bracco di circa 3 anni. Il cane da caccia aveva al collo un collare elettrico e veniva tenuto in condizioni non proprio idonee. 

CACCIATORE VILLASANTA: IL FATTO – Il Nucleo Antimaltrattamento dell’Enpa di Monza è intervenuto dopo la segnalazione dei alcuni vicini di casa del cacciatore. Un bracco di circa 3 anni indossava un collare elettrico. Lo avevano notato in tanti. All’arrivo del personale della Onlus monzese che si occupa di animali, il padrone del cane ha cercato di giustificare il collare in virtù delle tecniche di addestramento. Secondo il propietario, l’animale era di indole irrequieta e lo strumento sarebbe servito per addestrare il cane alle tecniche della caccia e a mantenerlo calmo. 

CACCIATORE VILLASANTA: LA SCUSA – Come giustificazione non ha retto. Il cacciatore di Villasanta ha aggiunto che il collare elettrico gli era stato donato e che, peraltro, non era funzionante. Tutte scusanti che i volontari Enpa hanno dimostrato come false. Dopo la costatazione dello stato di salute dell’animale,è seguito un lungo colloquio tra il personale della Onlus e il proprietario dell’animale. I volontari del Nucleo Antimaltrattamento torneranno a fare visita. Se dovessero nuovamente incorrere nel collare elettrico, potrebbe scattare per lui una multa dai 100 ai 500 euro oltre all’intervento delle autorità competenti. 

CACCIATORE VILLASANTA: COLLARE ELETTRICO – “Tra le varie le varie forme di apprendimento, esiste l’apprendimento per conseguenza, che a ogni comportamento del cane può far seguire una gratificazione o una punizione…il collare elettrico lavora proprio sul concetto di dare una punizione, creando dolore nel momento in cui viene percepita la scossa elettrica”. Queste sono state le parole di Silvia Ferrario, educatrice cinofila e volontaria Enpa. Non serve dire altro per sottolineare il concetto. Fare una violenza sul cane non serve a impartire un insegnamento ma solamente a creare dolore nell’animale. Nella speranza che la vendita di collari elettrici venga vietata in tempi brevi, non rimane che sperare nella buona condotta del cacciatore di Villasanta.

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