Il Cittadino di Monza: tagli ai dipendenti per pagare pubblicità e il “regalo” alla Asl

Il regalo de Il Cittadino alla Asl di Monza e Brianza

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Tempi duri non solo sulla carta per Il Cittadino, il glorioso bisettimanale di Monza e Brianza con sede in via Longhi a Monza. Tempi duri, come il nome di un socio che ha nelle mani la quota azionaria di quello che per anni è stato il punto di riferimento non solo politico delle scelte della “balena bianca” brianzola ed ora naviga a vista per uscire dalla crisi di uomini, idee, ma soprattutto soldi che non ci sono. Tempi duri ancora e tagli per i “fedelissimi” che da anni lavorano in redazione ed ora si vedono dimezzare lo stipendio per far spazio da un direttore commerciale preso, mollato e poi riassunto a “peso d’oro” nel tentativo di rimpinguare le asfittiche casse sociali. Due grafici e un giornalista da lunedì 29 giugno si sono trovati a metà stipendio. Una manovra del direttore amministrativo Samuele Sanvito (Compagnia delle Opere, Comunione e Liberazione, amico di Maurizio Lupi, ma anche inserito in Forza Italia) per andare a coprire i costi del nuovo direttore commerciale Fabio Latella. Circa 3.500 euro netti al mese oltre a benefit come auto aziendale, telefonino aziendale e carta credito per il pranzo. Tutti strumenti di lavoro per carità, ma che pagano in parte sulla propria pelle grafici e giornalisti.

TEMPI DURI – Fine giugno. Sulle colonne de Il Cittadino esce un articolo di benvenuto a Fabio Latella. In carica da lunedì 22 giugno. A parte l’errore di stampa nel titolo a pagina 47 (capita spesso anche a noi e ci conforta sapere di essere in buona compagnia…) “sul Cittadino” quando la testata si chiama da oltre 150 anni “Il Cittadino”. Latella è nuovo si fa per dire. Ha già ricoperto quel ruolo da gennaio a maggio 2012 e la sua uscita di scena allora era avvenuta non proprio “cordialmente” con Spm, la società concessionaria di pubblicità. Ma quest’ultima non solo ha perdonato la dipartita improvvisa di allora, ma lo ha ripreso. E per strapparlo alla concorrenza ha dovuto fare un’offerta maggiore dello stipendio che Latella riceveva dal Gruppo Netweek. Gruppo che il 43enne di origini calabresi non ha esitato a mollare subito.

I RETROSCENA – SPM è al 50% in quanto concessionaria per la raccolta pubblicitaria con TEMPI, il giornale di Comunione e Liberazione che non naviga in buone acque. I rapporti da SPM e Samuele Sanvito, il direttore amministrativo de “Il Cittadino” voluto proprio da Cl alla guida del giornale, non sono più rosei da tempo. SPM ha già pensato di allentare la presa su “Il Cittadino” e nella perversa logica di dispetti editoriali tra SPM e TEMPI per pagare lo stipendio del neo direttore commerciale si sono sacrificati tre fedeli lavoratori della vecchia Pubblicità Battistoni.

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LA DELIBERA “SOSPETTA” E CHI PAGA – Gli industriali sempre più distratti ed assenti contrariamente alle istituzioni pubbliche come la Asl di Monza e Brianza che stringono accordi con Sanvito per la realizzazione di libri, pagine redazionali (marchette) in cambio di? Questa è una bella domanda. Nella delibera n°292 approvata nella seduta del 13 maggio 2015 e pubblicata on line il 25 maggio, la Asl, azienda pubblica, firma un accordo con “Il Cittadino”, privato. Un libro fotografico di 128 pagine per un totale di 2.500 copie, una mostra evento per raccontare la storia del “Presidio Corberi” di Limbiate. Una conferenza dove saranno invitati tutti i sindaci della Brianza. Ed ancora inserti sulla Sanità in Brianza da allegare alla testata e pubblicati anche sul sito web del giornale. Una pagina mensile per un totale di 12 pagine all’anno. Partecipazione mensile di uno specialista Asl alla trasmissione “La Bottega” sulla Tv de “Il Cittadino”. Tutto questo gratis per l’Asl di Monza e Brianza. Bravo Matteo Stocco, direttore generale Asl. Gratis, così sta specificato nella delibera approvata. Ma chi paga i costi allora? Mistero. Forse la risposta sta proprio nella raccolta pubblicitaria che la testata di Monza si impegna a fare per coprire i costi dell’iniziativa? Perché una società privata dovrebbe fare un regalo del genere alla Asl? Forse perché alla guida c’è Matteo Stocco, il direttore generale messo dalla politica a capo della più grossa azienda sanitaria di Monza e Brianza. Se fosse un giocatore di calcio si potrebbe dire di lui che la proprietà del suo cartellino politico sta al 50% a Mario Mantovani (assessore alla Sanità) e l’altro 50% al gruppo di Comunione e Liberazione. Roba politica insomma. Samuele Sanvito non ha mai fatto mistero di voler approdare il Regione a fare il consigliere e sta iniziando la sua campagna elettorale con largo anticipo appoggiandosi dove capita. Asl compresa. Ma Stocco non è Balotelli e il suo procuratore non è Mino Raiola. Sanvito in compenso è sempre il solito…

Marco Pirola

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