Monza, cioccolata calda e una messa per la Virgo Fidelis dei carabinieri

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A sinistra il capitano Alessandro Carpentieri. A destra il tenente colonnello Rodolfo Santovito

Monza, cioccolata calda dopo la messa e i carabinieri celebrano la Virgo Fidelis patrona dell’Arma

A sinistra il capitano Alessandro Carpentieri. A destra il tenente colonnello Rodolfo Santovito
A sinistra il capitano Alessandro Carpentieri. A destra il tenente colonnello Rodolfo Santovito

Monza, una cioccolata calda in caserma. Alle volte basta un nulla o un piccolo gesto per arrivare al cuore di Monza. Alle volte basta ancora meno come guardarsi negli occhi ed ascoltare ad occhi chiusi durante la messa  cogliendo l’entusiasmo del comandante dei carabinieri Rodolfo Santovito che dal pulpito della chiesa di San Carlo racconta un episodio di guerra dove un carabiniere viene premiato per “comportamento eroico eccedente il limite del valore”. Semplice come i racconti di guerra di mio padre che non mi hanno fatto mai paura perché finivano sempre bene o con una morale da tenere a mente. Storie di vita vissuta ricche di fascino. Semplice come un barattolo cantava il refrain di una sua canzone Gianni Togni negli anni Ottanta. Semplice come la tazza di cioccolata offerta a tutti coloro che hanno partecipato alla messa in suffragio della Virgo Fidelis, patrona dell’Arma. L’appuntamento per onorare la Virgo Fidelis nella chiesetta di via San Carlo di via Volturno a Monza è diventato ormai tradizionale. Quest’anno però aveva una valenza in più dopo il recente cambio del comandante e l’arrivo di Rodolfo Santovito. Una messa, il picchetto d’onore, un brindisi con la cioccolata che vuole essere un abbraccio alla città di Monza. Nonostante il freddo e il gelo, sono stati in molti a partecipare sabato alla celebrazione della patrona dell’Arma dei carabinieri. Una cerimonia all’insegna della tradizione con i labari delle associazioni combattentistiche e il discorso del comandante.

LE AUTORITA’ –  L’elenco delle autorità è sempre esercizio di stile che non mi si addice, ma c’erano tutti i rappresentanti delle Istituzioni che non voglio nemmeno nominare perché preferisco dare spazio ai non “comandati” presenti. Dai sommergibilisti reduci dalla Guerra alle “sorelle” della Croce Rossa in divisa. Dai bersaglieri con tanto di vaira e penne rigorosamente di gallo cedrone ai paracadutisti con basco amaranto. Dagli artiglieri a lui. Lui che piglio bonariamente in giro ricordando i suoi trascorsi da carabiniere “alla porta carraia” (definizione che mi costerà una sequela di insulti poco natalizi perché non corrispondente al vero…). Vito Potenza presidente della sezione di Monza dell’associazione nazionale carabinieri. Da anni è il motore, la cinghia di trasmissione dei carabinieri in congedo con l’Arma in servizio. Le sue iniziative (su tutte la sfilata al Columbus day di New York nel 2007) hanno portato la sezione di Monza ad essere stimata a livello nazionale dai vertici dell’Arma proprio per il volume di “fuoco” di iniziative che il vulcanico Vito riesce a mettere in campo. Ecco, la Monza che vigila in silenzio era lì tra l’acqua santa e la cioccolata calda pronta a mettersi in gioco (anche se di gioco non si parla) senza bisogno di strillare. In silenzio, nei secoli fedele…

Marco Pirola

Vito Potenza, presidente associazione nazionale carabinieri in congedo
Vito Potenza, presidente dell’ Associazione nazionale carabinieri in congedo sezione di Monza

 

 

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