Chi sale chi scende ( 24 Novembre 2013)

chi sale chi scende ottobre

SALGONO

  VITO POTENZA

I panni del carabiniere gli si ritagliano addosso. Il presidente provinciale dell’associazione ripristina una vecchia usanza fatta di piccoli gesti come lo può essere una cioccolata calda o di grande valenza come la messa per la Virgo Fidelis, patrona dei carabinieri. Dopo la cerimonia, carabinieri presenti e passati, volontari e simpatizzanti, tutti in caserma a scaldarsi con la cioccolata

  LORENZO TERLERA

Diavolo di un Lorenzo. Scivola a Roma tra le quinte dell’assemblea popolare di Mario Mauro guidando la pattuglia dei brianzoli che andranno a formare il Partito popolare. Da Lissone la testimonianza che non di sola Cl si vive in politica

 scanagatti-sistemata ROBERTO SCANAGATTI

Non ci sono dubbi di sorta. E’ il più grande “anestesista” che la politica monzese abbia mai avuto. Se da una parte il mitico professor Bertazzini stende tutti con il suo eloquio, Scanagatti addormenta l’opposizione con i suoi silenzi. Impenetrabile alle critiche come la cortina di ferro degli anni Sessanta, riesce senza sforzo a far vedere di esistere con poco. E quando zoppica un po’, arriva la stampella (non richiesta) Maffè che lo sorregge. L’unica consolazione nostra, è che il suo Milan sta peggio di lui…

 

SCENDONO

 pippo-civati-sistemata GIUSEPPE PIPPO CIVATI

Zucchero Fornaciari avrebbe commentato con la strofa di una sua canzone: Pippo, che cazzo fai? La mozione contro il ministro Cancellieri prima promessa poi nemmeno sfiorata fa perdere quota al “Pierino” del Pd scontentando i suoi elettori. Certo può farsi forte del 9,4% del partito, ma la credibilità di un rinnovamento passa anche dalle piccole cose. Come le promesse non mantenute

 Stefano Carugo-2 STEFANO CARUGO

Per anni ha vestito i panni di Bernardo, il muto servitore di Zorro-Berlusconi. Ora improvvisamente scopre (a suo dire)di avere un sussulto di dignità e prima che la nave affondi (decadenza del cavaliere) abbandona la nave. Un po’ come Schettino sulla Concordia. Milanese prestato alla Brianza dove ha trovato terreno fertile grazie al suo sponsor, non si è mai fatto troppe domande per arrivare ai 229mila euro che dichiara a reddito come cardiologo, ma soprattutto come consigliere regionale. Prima vota la Minetti salvo poi non volersi sedere accanto come se fosse un’appestata. Nessuna domanda né dubbio invece sulle ricevute delle vacanze di Formigoni. Del resto per avere buona stampa basta “comperarseli” i giornali. Sempre con i soldi dei contribuenti perché lui di tasca sua non caccia nulla. Preferisce prendere.

  LUCREZIA RICCHIUTI

La pasionaria di Desio civatiana di ferro segue le orme del Pippo nostrano. Veloce nel piazzare le sue bordate contro mafia e ‘Ndrangheta dimostra come il suo capo corrente di avere una marcia in più rispetto agli avversari: la retro. Il silenzio sulla mozione ritirata contro il ministro Cancellieri fa rima con l’altrettanto assordante assenza di commenti quando si è trattato di commentare un articolo de Il fattoquotidiano sulle infiltrazioni mafiose a Vimercate. Desio sì, Vimercate no. Alle volte per capire certi comportamenti basta guardare il colore delle amministrazioni…

 

 

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