SALGONO
SCENDONO
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DARIO ALLEVI
In perenne tour elettorale salta da una tavola all’altra con la disinvoltura di un canguro brianzolo. Apparso alla cena brianzola di Forza Italia si commiata dai commensali senza toccare cibo sostenendo di dover andare a cenare, come i gggiovani da Mc Donald. Saluti, baci, abbracci, auguri. Il quasi ex presidente della Provincia riappare improvvisamente poco dopo alla tavolata di Noi di destra (pronti a traslocare in Fratelli d’Italia) organizzata da Firmo Moreno e Pietro Di Salvo. La sorpresa è tanta, ma anche qui baci, abbracci e tanti auguri. Ne ha bisogno… |
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ANDREA MANDELLI
Per grazia ricevuta. Come la collega Elena Centimetro o Centemero (non ricordo). Il re delle farmacie, ripagato con una poltrona al Senato per ricompensarlo della “trombatura” a sindaco di Monza, si muove come un boss politico d’altri tempi senza averne la stoffa. Anche lui come Allevi partecipa alle cene, ma senza l’appeal del primo. Ad un suo elettore che cercava di farsi ricordare per via della sua sfortunata partecipazione alla campagna elettorale del 2012 a Monza, risponde candido:” Ho visto tanta gente, non ricordo…”. Anche noi preferiremmo non ricordare… come è arrivato al Senato, ma soprattutto perché ci resta |
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PAOLO PIFFER
Salamella libera. Oppure un wurstel per tutti. Una grigliata nel parco da queste parti non si nega a nessuno. Con la sua mozione sulla libertà di barbecue nel polmone verde cintato più grande d’Europa, riesce a fare quello che l’opposizione non è riuscita a fare in un anno e mezzo. Il Pd va in crisi sull’oggetto del desiderio delle feste de L’Unità e in Consiglio non si parla d’altro. Si sa, i politici si dividono solo su temi importanti. Come le salamelle… |