Nella splendida cornice del parco di Monza sorge la sede dell’associazione “La Collina dei Conigli Onlus”, nata nel 2005 con lo scopo direcuperare gli animali da laboratorio e trovare loro una famiglia.
Ad oggi circa 1400 animali sono stati presi in carico dal centro, molti hanno trovato una nuova casa, mentre altri ancora attendono la loro occasione: 39 conigli, 62 porcellini d’India, 82 ratti, 276 topolini e 3 criceti sono gli attuali ospiti dell’associazione.
“La Collina dei Conigli” ha stipulato una convenzione con l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano, che si è impegnato a consegnare ai volontari tutti gli animali considerati “recuperabili” alla fine del ciclo di sperimentazione.
Fulvio, il responsabile del centro, accompagna ogni parola con un sorriso sincero “Non vogliamo fare proseliti, il nostro obiettivo è aiutare più animali possibili. Siamo aperti al dialogo così come il nostro centro è aperto a tutti”.
Tanta voglia di fare, idee, progetti e nel cuore il benessere di animali spesso considerati di “serie B”. “L’associazione nasce dalla volontà di creare un centro autorizzato ufficialmente dalla ASL per il recupero di conigli e piccoli roditori, creature che la gente non conosce e che invece possono dare tantissimo” continua il responsabile “Io mi sono innamorato dei ratti, sono curiosi e interattivi”. Proprio i ratti, creature sporche e veicoli di malattie nell’immaginario comune sono gli animali che hanno riscosso maggiore successo in occasione del progetto “Piccoli Amici”, indirizzato e svoltosi in alcune scuole d’infanzia, tra cui l’asilo nido di Cavenago: i volontari hanno incontrato dapprima genitori e insegnanti e quindi i bambini, presentando loro gli animali, al fine di sviluppare una maggiore consapevolezza nei confronti di queste creature, dei loro bisogni e delle cure necessarie. L’obiettivo finale era quello di scoraggiare acquisti e adozioni avventate e di proporre altresì un percorso di conoscenza di queste creature.
Il centro ha attivato anche un progetto di Lavori di Pubblica Utilità convenzionato con il carcere di Monza: le persone colpevoli di reati minori, quali la guida in stato d’ebrezza, possono svolgere in questa sede la prestazione di lavoro prevista dalla legge, fino ad un massimo di 200 ore, occupandosi prevalentemente della pulizia del centro. Al momento 12 persone fanno parte di questo progetto, attivo dall’autunno scorso: per alcuni l’esperienza si è conclusa in concomitanza del termine della propria prestazione lavorativa, altri hanno continuato a tornare e collaborano, ormai, come volontari ordinari. E proprio di volontari c’è sempre bisogno, le mansioni sono tante, dalla pulizie del centro, all’alimentazione degli ospiti, l’organizzazione di banchetti informativi, il mantenimento del sito, la pubblicità, “Tutti però vorrebbero lavorare con gli animali” rivela Fulvio.
Il contatto e il recupero della fiducia negli esseri umani è fondamentale nel percorso di riabilitazione, che comunque avviene nel 100% dei casi: “A volte anche solo abituare gli animali al suono della propria voce è importante, poi inizia l’interazione vera e propria. Il recupero dei ratti è quello più semplice, a causa del loro essere naturalmente curiosi, mentre per quanto riguarda i conigli si procede in maniera più graduale: si tratta di animali che per natura sono solamente prede e ciò influisce ma alla fine anche loro riacquistano serenità”, il tutto in linea con il carattere dell’animale, alcuni rimangono più schivi poiché lo sono sempre stati.
Eppure i conigli sono gli animali più richiesti, perchè i più conosciuti; il centro si impegna nella promozione delle adozioni dei conigli giganti di razza New Zeland, albini come la maggior parte delle cavie presenti nei laboratori, ma si occupa anche di animali abbandonati o salvati da un triste destino “in pentola”.
“L’adozione più bella?”, gli occhi si illuminano ed è possibile leggervi tanti spunti, sovvengono alla mente nomi e storie, come quella di una coppia che ha rivoluzionato la propria casa per accogliere una coppia di conigli, poi un sorriso: “…e poi ci sono i topolini malati, che una volontaria ha deciso di adottare, di portare a casa per gli ultimi momenti”.
Storie amore quotidiano, di empatia e di profondo rispetto per la vita a due passi dall’autodromo.
Andrea Patruno