Iniziativa dell’Associazione nazionale carabinieri Monza
Carabinieri, ma non solo. C’era quello che si allenava da mesi in incognito sperando di vincere. L’altro che pur di salire sul podio, prometteva scintille e forgiava la sua capacità di pilota alla playstation di casa. Ed ancora qualcuno che si è presentato a bordo pista bardato come se fosse Alain Prost con tanto di collare proteggi cervicale. Si sa, le sfide sono sempre uguali da tutte le parti del mondo, ma la scommessa lanciata da Vito Potenza, presidente dell’Associazione nazionale carabinieri sezione di Monza, aveva un “sapore” particolare. Quello della sfida appunto. Un duello a colpi di acceleratore, freni e curve prese al limite dal “basso” dei kart a motore. Caldo, sudore e un pizzico di paura lanciati a 70 chilometri orari sul cordolo di una curva che appare all’improvviso dalla visiera del casco.
LA SFIDA SUI KART – Nessuno ha voluto mancare, esigenze di servizio permettendo. Vincitori sulla carta, vinti in partenza, quelli che volevano solo partecipare senza esserci. E quelli che c’erano, ma forse era meglio fossero stati a casa. E poi quello destinato ad arrivare ultimo perché nelle gare vere, anche quelle tra carabinieri, c’è sempre un… ultimo. In mezzo amici dell’Arma che per una sera si sono trovati per una sfida a kart a motore sulla pista di Vignate che non sarà l’autodromo, ma che per qualcuno, quella sera, era più che Le Mans o il Nurburgring. Una gara organizzata dalla sezione di Monza della “Associazione Nazionale Carabinieri” ed aperta a carabinieri in servizio ed ai soci della Associazione. Una sfida nata per gioco (neanche tanto) dove erano iscritte 23 persone. Due batterie di qualificazione e finali A e B. E chi poteva vincere se non il presidente Vito Potenza? Detto, quasi fatto. Era l’avversario da battere e così è stato. Secondo, Luigi May e terzo nonostante una bandiera nera e qualche sportellata di troppo Enrico Pirola. La finale B è stata vinta da L.ten Stefano Lazzerini, del gruppo carabinieri di Monza.