Gli otto nomi degli azzurri per le regionali e le grandi manovre all’ombra del Pirellone
Monza candidati elezioni regionali cercasi. Astenersi perditempo. Negli scorsi giorni la bacheca azzurra delle offerte “lavorative” per la Brianza era stata sommersa di postit. Tante. Troppe. Tambureggianti. Bisognava tagliare, cucire, mettere una toppa. Cucire il vestito che non andasse troppo largo o stretto a Federico Romani. Quello che in Brianza chiamano da anni: “Mi manda papà”. Il padre, già ministro, capogruppo dei senatori di Forza Italia, il già tante cose, quello del telefonino del Comune usato a scrocco insomma, come tutti i comuni mortali tiene famiglia. Ritagliare un vestito addosso a Federico Romani sembra una cosa da poco, ma in realtà richiede doti politiche e capacità che solo certe “sartine” della politica sanno fare. Roba da ricchi, haute couture insomma. del resto lui è il più grande produttore italiano di vaselina in circolazione. Per uso esterno. Quella che si usa in politica. Da qui le esclusioni e il braccio di ferro con Fabrizio Sala sui nomi.
Monza candidati elezioni regionali gli otto nomi
Nel tardo pomeriggio di oggi, giovedì 1 febbraio, il giorno di santa Barbara patrona dei fabbri e dei pollai, arriva l’imprimatur di Paolo Romani e Fabrizio Sala, vicepresidente della regione Lombardia. E una volta resi noti i nomi, i prescelti di corsa si precipitano a firmare l’accettazione delle candidature. Fabrizio Sala, Federico Romani, Sabrina Mosca di Triuggio, Laura Della Bosca di Concorezzo, Patrizia Lissoni di Vedano, Andrea Bonacina di Meda, Marco Ferrari consigliere comunale di Monza e Paola Romeo figlia del sindaco di Limbiate.
Monza candidati elezioni regionali il binario morto
Rosario Adamo, ferroviere d’assalto aveva cercato di inserirsi sul binario giusto. Sarà il momento poco felice delle Ferrovie, ma la sua candidatura era già stata “avviata” verso il binario morto qualche giorno fa. Qualche preferenza l’ha. Indubbio. Rosario ha anche molte doti tra cui la tenacia. Ci ha riprovato cercando di sistemare al posto suo, la figlia Ilaria consigliere comunale a Muggiò. Del resto se Romani può, perché non lui? Come dargli torto? Zac. La forbice di Paolino è stata implacabile. La reazione è stata rabbiosa, diciamo sanguigna. Minacce di uscire dal partito subito rientrate.
Monza candidati elezioni regionali i saldi sono finiti
Così come ci è rimasto male Domenico Riga presidente dei commercianti di Monza e Brianza. Mimmo sperava che lui, formichina del consenso, fosse notata dai vertici. Niente. Fuori pure lui che ora veleggia verso la quarta gamba del centrodestra. Ultimo nome escluso, anche se lei è contenta di stare dove sta (all’Urbanistica di Monza) quello di Martina Sassoli. Non ha spinto per entrare, ma sotto sotto ci sperava. Non ha mosso un dito, ma Martina ha molti amici. Un nome, il suo, arrivato pesantemente sul tavolo del ristorante di Cinisello scelto come base operativa. Sponsor il potentissimo segretario di Maria Stella Gelmini e la stessa Stella. Zero. Romani implacabile. Con un Guido Della Frera per gli amici lupetto, muto e Fabrizio Sala sulla difensiva pronto per il contropiede. Romani è sempre Romani. Più che il numero uno, il numero di telefono giusto. Da Maurizia Paradiso in poi…
Marco Pirola
P.S.
Segue a breve l’articolo sui portaborse della Brianza che sperano di fare carriera all’ombra della politica. Della serie: tutto è meglio purché non si lavori. Tanto per rimanere in tema di quanto scritto sopra. Se non è il papà, anche lo “zio” mi va bene…
