Da Ronco Briantino alla Calabria per mangiare nove etti di peperoncino
Campione italiano mangiatori di peperoncino. Nell’anno del Signore 2016, può sembrare una banalità. Provate a cimentarvi nella sfida. Se ne siete capaci. Il recordman italiano della “festa piccante” è brianzolo. Di Ronco Briantino per essere precisi. Vuoi perché le Olimpiadi sono appena passate. Vuoi perché il campionato di calcio è alle prime battute. Ma di questi tempi e con tali chiari di luna, l’impresa di Giancarlo Gasparotto ha dell’incredibile. Nove etti (nove dicasi) o se volete 900 grammi di peperoncino calabrese ingoiati uno dopo l’altro. Senza fare una piega. Non un peperoncino qualunque, ma quello di Diamante in Calabria considerata la capitale mondiale di tale frutto che sembra una verdura. Lacrime e gusto.
Campione italiano: il protagonista
Una carriera davvero hot quella di Giancarlo Gasparotto. Dopo aver mangiato 600 grammi di peperoncino alla festa “Piccantissima” del mese di giugno a Gavirate in provincia di Varese, diventa Campione regionale Lombardia 2016. Primo premio da sagra di paese. Gasparotto vince un soggiorno messo a disposizione del Cormorano Hotel di Grisolia (Cosenza). Poi la decisione che vale una medaglia d’oro. Partecipa al campionato italiano dei “Mangiatori di peperoncino” a Diamante, la capitale italiana e mondiale del peperoncino. Dopo aver passato le selezione e le “batterie” a suon di peperoncini ingoiati, sabato 10 settembre si batte nella finale più “infuocata” dell’anno. Con ben 900grammi si laurea Campione 2016. Sul filo del palato sbaraglia i concorrenti che si sono fermati molto indietro.

Campione italiano: il peperoncino
Diavolillo, cancarieddu, pipazzu o pipu vruscente è per tutti sua maestà il peperoncino.. Ha un sapore caldo, forte e intenso tanto da far piangere. È il peperoncino, tipico alimento della cultura culinaria calabrese. Conosciuto, consumato e stimato in tutto il mondo.
C’è chi lo preferisce secco. Chi lo mangia sott’olio. E chi coraggiosamente lo mangia a morsi, crudo, in modo da apprezzarne la piccantezza. Il caso di Gasparotto. Il peperoncino cresce molto facilmente nelle regioni calde. Produce frutti di forma allungata e rotonda ma a differenza del peperone verde, l’oro rosso maturando acquista un sapore sempre più intenso.
Marco Pirola