Politica, Cambia Monza e le grandi manovre nel centrodestra. Cosa succede in città. Ovvero la politica ai tempi dell’eclisse. Cambia Monza. E fin qui ci siamo. Per cambiare, cambia non ci sono dubbi. Dopo l’addio di uno dei suoi fondatori e principali sponsor come Beppe Natale e prima di lui altri correligionari (in primis di Brugherio…), le carte della politica di Monza si mescolano. Quando le idee sono poche e pure confuse una “ravanata” al mazzo ci sta. A sparigliare le carte Beppe Natale, famoso in città per le sue attività immobiliari, ma soprattutto per avere inventato Paolo Piffer il consigliere comunale di Cambia Monza. Quest’ultimo in questi anni ha fatto quello che poteva. Cioè poco. Ma molto se confrontato ai suoi colleghi di opposizione. Sciacciato dai grillini da una parte e dai “giovani turchi” del Pd come Marco Lamperti dall’altra è finito per essere proprio fagocitato da questi ultimi perdendo man mano la freschezza dovuta all’età e alla novità. Troppo a sinistra. Almeno questo l’addebito che contesta Beppe Natale alla sua creatura. Ed allora, giro di valzer, uscita da Cambia Monza e l’idea meravigliosa in testa che non sono i capelli, avendone già in abbondanza. Beppe è intelligente e dietro di lui, da sempre, si muovono persone che ragionano in politica vecchia scuola. Un coordinamento di Liste civiche che strizzano l’occhio al centrodestra. Per ora. Poi si vedrà. Un “rassemblement” (per dirlo alla francese che in tempi di Expo male non fa…) di tutti gli scontenti in giro (tanti). Scontenti più che del sindaco di Monza Roberto Scanagatti della gestione inesistente del centrodestra. Se quest’ultimo vorrà avere qualche possibilità di arrivare almeno al secondo turno tra due anni alle comunali, dovrà sedersi al tavolo di Beppe. La minaccia velata di una Lista civica rubando scena e voti alla destra che fatica a trovare la propria dimensione in aula, ma soprattutto fuori. Sulla sua strada Beppe Natale, tutt’altro che stupido e di politica “mastica” come del resto il padre, ha trovato l’ex presidente della Provincia Dario Allevi. L’ex golden boy di An, Pdl e Forza Italia poi è in cerca di una dimensione politica dopo aver attraversato la Brianza senza lasciare traccia. Cene, incontri, telefonate ed ancora cene rigorosamente fuori Monza dove anche i tavoli e i camerieri hanno orecchie e occhi. Tutti insieme appassionatamente per fare che? Una cosa, quale non si sa ancora, ma questo non importa l’importante è che Monza cambia…