
Renate – Dopo la strepitosa salvezza targata mister Giovanni Colella, il Renate volta pagina ed inizia l’avventura di Luciano Foschi sulla panchina delle “pantere”. Il 48enne tecnico di Albano Laziale è stato presentato ufficialmente insieme al neodiesse Oscar Magoni che prende il posto del partente Gianluca Andrissi A fare gli onori di casa il direttore generale Massimo Crippa che ha parlato di “società orientata al futuro”. Sul recente passato (gli addii di Colella e Andrissi, ndr), pur sottolineando che il risultato ottenuto in questo campionato è stato strepitoso, il nerazzurro ha precisato: “Preferisco non parlare delle scelte di chi c’era, nella vita ognuno decide cosa meglio fare. Noi abbiamo aspettato, poi l’esigenza di ripartire e di programmare ci hanno spinto ad intraprendere una strada nuova”. Una strada che ha portato ad individuare Foschi come l’allenatore per il prossimo anno (il tecnico laziale era uno dei maggiori candidati per il dopo-Boldini, ndr) e Magoni come nuovo direttore sportivo, alla sua prima esperienza in questo ruolo.
Il neodiesse Oscar Magoni: “Riparto con grande entusiasmo, Renate la sento come casa mia…”
A tener a battesimo il Magoni-diesse è una società che l’ex tecnico conosce molto bene. Il neods nerazzurro, infatti, torna a Renate per la terza volta in carriera, dopo esserci stato come allenatore. La prima volta in serie D, poi in Lega Pro Seconda Divisione. “Riparto con grandissimo entusiasmo, e con la consapevolezza di aver concluso il mio percorso da allenatore – ha esordito il direttore sportivo Magoni – Renate la sento come casa mia, non posso che ringraziare Crippa e i due presidenti per la stima e la fiducia che mi sono state accordate”. Un ruolo diverso rispetto a quello ricoperto fino a pochi mesi fa. “Cosa cambia ora nella mia nuova professione? Di sicuro non entrerò più nello spogliatoio, c’è un allenatore che abbiamo scelto in sinergia che si occuperà di questo – ha spiegato Magoni – La mia priorità è quella di allestire una rosa composta da giocatori che sappiano cosa voglia dire giocare per questa maglia. Sono sicuro che alla fine avremo una rosa competitiva, sempre rispettando il budget e i parametri economici prefissati. Il nostro primo obiettivo è la salvezza”. Sulla rosa 2017-2017, il diesse ha sottolineato. “Vorremmo confermare quanti più elementi possibili dell’ultima stagione, creare una base solida da cui ripartire. I discorsi con i giocatori sono già cominciati, ma ci vorrà tempo. La prossima rosa sarà ancora una volta caratterizzata da molti Under, portando avanti la sana filosofia di questo club. Sono molte le società con cui intavoleremo trattative, ma sono ancora discorsi prematuri”.
Mister Luciano Foschi: “Ecco come sarà il mio Renate…”
Il tecnico laziale, ma emiliano di adozione, dopo la non felice parentesi di Pordenone, arriva a Renate carico ed entusiasta di iniziare una nuova avventura alla guida dei nerazzurri. ”Renate è una società seria, consapevole delle proprie potenzialità – ha precisato mister Foschi – Ogni anno raggiunge il proprio obiettivo, pur senza promettere la luna come tanti altri club di questa categoria. Ho scelto Renate perché è una società in cui si può lavorare con serenità lanciando tanti giovani. Tutto ciò mi entusiasma”. Dei nerazzurri, il mister – è stato anche il secondo di Mimmo Di Carlo ai tempi del Chievo – conosce Magoni (“io e il diesse ci siamo conosciuti tempo fa al corso di Coverciano”) e Gioachino Adamo, suo prossimo allenatore in seconda. “Con Gioachino siamo stati compagni di squadra a Lecco e di conseguenza amici di lunga data” ha affermato Luciano Foschi. Che Renate sarà quello di Foschi? Il neomister nerazzurro ha le idee chiare e, almeno nella fase iniziale, punterà sulla continuità. “Si riparte da quel 3-5-2 che ha dato tante certezze nell’ultima stagione, con varianti che verranno inserite nel corso del campionato – ha spiegato – Per quanto riguarda il mercato, ragioniamo bene su chi viene e chi va, poi valuteremo i colpi in entrata. Sarebbe bello confermare più elementi possibili visto il buon lavoro svolto l’anno scorso, ma non ho fatto richieste particolari”. A Renate solo gente motivata e che vuole veramente vestire la casacca nerazzurra. “Chi non vuole rimanere partirà – ha sottolineato – Voglio solo giocatori fortemente motivati e che credono nella causa della società”. Più chiaro di così…