Brugherio, edilizia e buchi nell’acqua

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Brugherio, figuraccia per il Comune. L’edilizia per l’Amministrazione comunista (come direbbe l’uomo di Arcore, Berlusconi e la principessa di Brugherio, Mariele Benzi) assomiglia più ad un Calvario che al Monte Cervino. Il Piano di Zona di Via Monte Cervino, appartamenti in edilizia economica popolare per soddisfare l’esigenza abitativa dei brugheresi si è trasformato in un buco. Un buco nel terreno per l’operatore “Brughiera Due F” società con sede nell’ufficio del ex direttore generale Claudio Sarimari e un buco nei conti e non solo lo fa il Comune di Brugherio che ancora una volta soggiace alla condanna alle spese da parte del Tribunale amministrativo regionale. Risulta più grave il contenuto di una precedente sentenza (n.1360 del  11/12/2013) dove viene contestato all’Amministrazione Comunale attuale la violazione nell’applicazione del giudicato cautelare reso dal Tar, in sintesi l’attuale l’Amministrazione del PD di Brugherio non  adempie alle sentenze emesse dal un tribunale italiano.

LA SENTENZA – La Sentenza del TAR n.446/2014 del 13/02/2014 di recente pubblicazione, rende giustizia su questa surreale vicenda, stabilendo che per il Piano di Zona di Via Monte Cervino l’annullamento:

–        Della delibera n. 43 del 26 aprile 2012 nei limiti di cui in motivazione;

–        Il Permesso di Costruire  n.47/2011 del 13 dicembre 2012.

Con la condanna del Comune di Brugherio al pagamento delle spese di giudizio alla controparte oltre chiaramente pagare gli avvocati del Comune.

Una vicenda giudiziaria che è costata al Comune di Brugherio un importo di circa 30.000,00 ma che poteva essere evitata se i dirigenti preposti avessero  applicato la legge oggi qui dichiarata palesemente violata e elusa.

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