Brianza: Vimercate, per Bames e Sem è bancarotta fraudolenta

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Una delle tante proteste Bames, qui davanti ai cancelli della Provincia

Brianza, bancarotta fraudolenta. È questa l’ipotesi di reato su cui sta lavorando la Procura di Monza nel caso Bames e Sem. Un finale che ha il sapore non della beffa, ma dell’ampiamente previsto. Tanto è vero che sono gli stessi sindacati a commentare laconicamente “ce lo aspettavamo”. Così Bartolini e la omonima società di progetti finiscono nel mirino di un’inchiesta che non è più per un “banale”, per così dire, caso di fallimento, ma per un reato ben più grave. L’ombra, quella della speculazione. Fim Cisl, Fiom Cgil e Rsu aziendale: erano stati proprio questi ultimi a presentare istanza di fallimento affinché la magistratura potesse far luce su quel che stava accadendo. Centinaia di posti di lavoro andati in fumo nel corso del tempo. Nessun rilancio. “Nel 2010 – spiega Gigi Redaelli di Fim Cisl – avevamo commissionato un’analisi ad una società specialistica che ha svolto una ricerca sulle attività fatte da Bartolini Progetti e dalle società ad essa collegate per comprendere meglio quanto stava avvenendo allora”. Il risultato? Una catastrofe annunciata: “L’analisi ha dato vita ad uno studio dal titolo sicuramente emblematico, ‘il saccheggio di Bames, quattro anni di giochi finanziari sulle spalle dei lavoratori’ a cui è seguito un convegno pubblico il 25 febbraio 2011 con la diffusione a più livelli della sintesi della ricerca”. Il testo completo della ricerca, nei mesi scorsi, è stato messo a disposizione sia della curatela di Bames che della Procura. La vicenda Bartolini Progetti iniziò nel 2006 quando acquisì quasi a sorpresa le quote dell’ex Celestica. Annunci di rilancio, una firma di protocollo in Regione poi il nulla. “Purtroppo per come stanno andando le cose – chiude Redaelli – i fatti confermano che avevamo visto giusto”.

 

 

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