Non c’è traccia di interventi sui terreni inquinati dalla diossina. E nemmeno se Pedemontana Spa abbia dato almeno corso alle indagini sui siti contaminati così come richiesto anche dal Cipe. Laura Barzaghi, ex sindaco di Nova Milanese, oggi in Consiglio regionale lombardo lancia un nuovo allarme sulla questione Pedemontana: “Dall’inizio della X legislatura – scrive – sono state approvate in aula un centinaio di mozioni, risoluzioni e ordini del giorno. Documenti che impegnano o invitano la giunta ad attuare svariate azioni. Il presidente Maroni dice ogni volta che quel che vota il Consiglio è vangelo, peccato che non sia così”.
E il caso è proprio quello – su cui da tempo anche numerosi comitati si stanno muovendo sul territorio – dei terreni interessati dall’edificazione della maxi strada che rientrano tra i cosiddetti siti a rischio in quanto contaminati dalla diossina. “Nella relazione della giunta – attacca la consigliera Pd – nulla si dice circa i passaggi attuativi intrapresi con Arpa e la società concessionaria. Né è dato sapere se sono state effettuate le indagini dalla società sui siti contaminati e se sono state estese le analisi ambientali anche al territorio di Desio. Nulla è confermato circa la necessità di avviare un piano di caratterizzazione prima dell’approvazione del progetto esecutivo dell’autostrada”.