Brianza: Monza e le Foibe, poche idee e pure confuse

foibe2-nuovabrianza

Il Comune di Monza e le Foibe, poche idee e pure confuse. Due settimane fa un assessore della giunta di Roberto Scanagatti – Rosario Montalbano, titolare della delega all’Istruzione – partecipava serenamente ad una conferenza (a seguito dello spettacolo “Gonars 1941 – 1943: Io odio gli italiani”) della storica negazionista Alessandra Kersevan. Quella secondo cui nelle Foibe c’erano finiti solo fascisti, collaborazionisti dei tedeschi, spie e qualche donna, ma giusto per questioni personali. A corollario l’Anpi poteva altrettanto serenamente sostenere sia che “le Foibe meritano la condanna al di là dei numeri e delle ideologie” e contemporaneamente che “negli incontri avuti con Alessandra Kersevan non abbiamo mai assistito a negazioni”. Chiusa la faccenda.

Senonché, a meno di dieci giorni, il Giorno del Ricordo è arrivato davvero. E così, al grido di “domani è un altro giorno” ecco apparire il cippo “in pietra d’Istria” collocato  solennemente in via Martiri delle Foibe. Ad inaugurarlo? Naturalmente il Comune, lo stesso della Kersevan. Con tanto di poesia di Ugo Foscolo incisa sul marmo e comunicato stampa per darne notizia.

A questo punto, però, qualche domanda sorge spontanea. Vien da chiedersi cosa sia andata a celebrare la giunta di sinistra se nelle Foibe ci son finiti solo spie e delinquenti come sostenuto dalla storica. Mah. E vien da chiedersi cosa avranno pensato i parenti e gli amici degli esuli istriani, dalmati e giuliani che hanno partecipato alla cerimonia. Ecco, questo invece possiamo immaginarlo…

Commenti

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here