Brianza: Le Province all’attacco dei burocrati

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Nessun cambiamento sostanziale. Anzi, un raddoppio dei burocrati. È questa la tesi con cui stanno difendendo le Province i presidenti riuniti nell’UPL, l’Unione Province Lombarde oggi riunita all’assemblea nazionale dei presidenti provinciali che si è svolta a Roma. All’incontro era presente anche il presidente della Provincia brianzola, Dario Allevi. “La norma della legge di stabilità che prevede il commissariamento di 52 Province – spiega il presidente Upl, Massimo Sertori – e la nomina di nuovi 22 prefetti, che diventano il doppio rispetto al numero delle Province, ci fanno pensare che il governo centrale voglia sostituire amministratori democraticamente eletti con funzionari burocrati, cancellando di fatto il diritto di voto sancito dall’articolo 48 della Costituzione”. Sulla Lombardia Sertori ha annunciato a breve un incontro con i senatori lombardi, affinché si impegnino su questo fronte. “Ci auguriamo che dunque anche i senatori comprendano che con questo decreto è in gioco non soltanto il destino dei servizi erogati dalle Province, ma anche la democrazia. La nostra prima preoccupazione è comunque quella di tutelare i diritti dei cittadini. Il Ddl Derio, non è una riforma, ma un autentico pasticcio”.

 

 

 

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