In Italia oltre 500.000 imprese sono guidate da fratelli e sorelle
Brianza imprese, le attività a conduzione familiare resistono alla crisi. Durante la 9° edizione di Brianza Economica, premio indetto da Camera di Commercio di Monza e Brianza, una menzione speciale all’imprenditoria di famiglia. Tra i settori maggiori, commercio e manifatturiero.
Brianza imprese: il premio alle imprese storiche
Nel Salone delle Feste della Villa Reale di Monza, 47 imprese della Brianza hanno ricevuto un riconoscimento che premia una lunga storia di successo. Tra i vincitori, quasi 50 realtà con alle spalle almeno 25 anni di attività. Oltre a queste, premiati anche 61 lavoratori dipendenti con 20 anni di permanenza nella stessa impresa. Insomma, la persistenza premia. Un omaggio ai valori della famiglia e del lavoro. Il simbolo dell’operosità diffusa che è da sempre un valore per il territorio.
Brianza imprese: casa e bottega
All’incontro di Brianza Economica, anche un riconoscimento speciale alle attività familiari condotte da più fratelli e sorelle. Secondo i dati dell’Ufficio studi della Camera di Commercio di Monza, nella nostra provincia vi sono più di 8.500 imprese che sono guidate da fratelli e cugini. Tra queste, il settore prevalente è quello del commercio (22,9%), seguito dal manifatturiero (18,2%) e dall’immobiliare (14,6%). Tra i premiati, Gruppo Colzani di Seregno, Frigerio Viaggi di Giussano, Edilvit di Monza, I.M.V. Presse di Villasanta, Rastellino Crearredi di Cesano Maderno e Ostini F.lli di Lentate.
Brianza imprese: le parole della Camera di Commercio
Durante l’incontro ha preso parola Carlo Edoardo Valli, presidente della Camera di Commercio di Monza. “É un premio alla tradizione, a tutte quelle imprese che hanno saputo custodire il saper fare brianzolo e trasferirlo alle nuove generazioni”. Continua “É un premio alla fatica quotidiana che, ancora oggi, le nostre imprese vivono per fare fronte alla crisi, mettendo in atto strategie per essere competitive, per stare al passo con i mutamenti dei mercati, oltre che per mantenere stabile l’occupazione”.
Alessandro Galli